Chimica
Per i composti chimici ➔ compósto di coordinazióne.
Linguistica
Collocazione su uno stesso piano di più elementi nella proposizione o di più proposizioni nel periodo. Nella c. i rapporti possono [...] , che nel primo caso possono anche mancare (c. per asindeto).
Medicina
C. dei movimenti
Funzione del sistemanervosocentrale che, controllando la misura, la direzione, e la successione dei singoli movimenti elementari, garantisce l’effetto utile ...
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Termine introdotto dal medico statunitense G.M. Beard nel 1869 per indicare facile esauribilità ed eccitabilità del sistemanervosocentrale. La n. passò poi con S. Freud nell’ambito delle nevrosi. I sintomi [...] sono numerosi e vaghi: cefalea gravativa, tensiva, a casco, prevalentemente nucale, senso di debolezza muscolare, ‘tirature’ in varie parti del corpo, astenopia, cardiopalmo, psichestesie e malesseri vaghi, ...
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In anatomia, varietà di nevroglia ectodermica, costituita da oligodendrociti, cellule che provvedono alla formazione della guaina mielinica delle fibre nervose del sistemanervosocentrale. Differisce [...] dalla nevroglia astrocitaria essenzialmente per le minori dimensioni delle cellule e per il numero relativamente scarso dei loro prolungamenti. La cellula embrionale che dà origine alle cellule di o. si ...
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Genere di Actinomiceti e denominazione generica di Actinomiceti inclusi nei generi Actinobacterium, Cohnistreptothrix e Proactinomyces.
Il genere N. (N. asteroides, farcinica e brasiliensis) determina [...] di tipo nodulare unico o multiplo, o disseminazioni miliari. Il processo può interessare anche il sistemanervosocentrale, che rappresenta una sede preferenziale di disseminazione secondaria. Possono essere colpiti reni, cuore, milza, fegato ...
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Chirurgo e anatomista (Kirchhain, Assia, 1810 - Kassel 1879). Svolse la sua attività a Kassel dedicandosi a molteplici argomenti di chirurgia e ricerche sull'anatomia del sistemanervosocentrale, che [...] studiò col metodo delle sezioni seriate rischiarate in glicerina; in particolare nella calotta del peduncolo cerebrale descrisse il nucleo rosso, che è ricordato anche col suo nome (nucleo rosso di S.). ...
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Neurofisiologo francese (Parigi 1900 - Suresnes 1982). Dal 1947 è stato direttore del Centre d'étude de physiologie nerveuse; dal 1949 prof. di neurofisiologia generale al Collège de France. Pioniere della [...] con la morfologia dell'elettroencefalogramma, chiarendo il significato della reazione d'arresto del ritmo alfa. Ha studiato anche la depolarizzazione delle membrane nervose, occupandosi del coordinamento dell'attività del sistemanervosocentrale. ...
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Neurologo (Brooklyn 1875 - Center Island, New York, 1938), prof. nel Long Island college hospital di New York, poi alla Columbia University. Studioso di varî problemi di anatomia, istologia, fisiologia [...] sistemanervoso e della ghiandola ipofisi, con H. A. Riley, ha compilato un importante trattato sull'anatomia macro- e microscopica del sistemanervosocentrale. Fra i suoi scritti: Epidemic encephalitis (1920); The form and function of the central ...
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Varietà di nevroglia costituita da cellule con brevi prolungamenti citoplasmatici. Si collocano nel sistemanervosocentrale durante la vita fetale. Caratteristiche della m. sono le cellule microgliali. [...] derivare un tumore maligno del cervello, spesso a origine multicentrica e diffusa, il microglioma, che rappresenta per il sistemanervoso l’equivalente del reticolosarcoma di altre sedi e perciò viene anche chiamato sarcoma reticolare del cervello. ...
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Fisiologo (n. Kazan´ 1907 - m. 1986). Ha studiato l'attività del sistemanervosocentrale. Usando soprattutto metodi elettrofisiologici, ha perfezionato l'indagine elettroencefalografica multicanale per [...] analizzare i potenziali elettrici contemporaneamente in diverse regioni cerebrali e per conseguire una valutazione funzionale diretta dei fenomeni elettrici corticali. Le sue ricerche sono state importanti ...
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Neurologo e psichiatra tedesco (Harburg, Amburgo, 1885 - Monaco di Baviera 1964). Studioso di anatomia clinica del sistemanervosocentrale, ha descritto una sindrome demenziale subacuta, dell'età giovanile [...] e di quella presenile, caratterizzata da un imponente quadro lesionale. Questa sindrome, su proposta di W. Spielmeyer, è denominata malattia di C.-Jacob perché analoga alla pseudosclerosi descritta da ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...