LUNEDEI, Antonio
Stefano Arieti
Nacque a Gambettola, nei pressi di Forlì, il 31 ag. 1900 da Arturo e da Ernesta Abbondanza.
Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna, ove si laureò con [...] vegetative periferiche nella regolazione nervosa della vita organica (L'azione del labirinto posteriore nella regolazione nervosa della vita vegetativa; i riflessi vestibolo-vegetativi, ibid., XXIX [1928], pp. 1017-1043; Patologia del sistemanervoso ...
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Oppioidi
Vittorio Erspamer
Vengono definiti oppioidi i farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) che presentano gli effetti dell'oppio e del suo costituente principale, la morfina. Lo stesso termine [...] di agonisti e antagonisti selettivi marcati o meno con isotopi radioattivi, si sono identificati nel sistemanervoso, centrale e periferico, diversi tipi di recettori oppioidi: i recettori μ (cosiddetti, come precedentemente accennato, perché capaci ...
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MORPURGO, Benedetto
Francesco Cassata
– Nacque a Trieste il 15 agosto 1861, da Angelo e da Carolina Levi.
Svolti gli studi medi nella città natale, frequentò le Università di Roma e di Vienna, dove [...] una fase precoce il numero degli elementi costitutivi del sistemanervoso. Inoltre, gli elementi specifici del ganglio non si del nervo ischiatico del ratto destro con il moncone periferico del nervo omonimo del ratto sinistro. Dopo alcune settimane ...
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Luigi Belloni
Discendente da famiglia piemontese (originaria di Premosello - ora Premosello-Chiovenda - in Vai d'Ossola), nacque a Roma il 14 febbraio del 1905 da Emilio, botanico, e da Matilde Lanza. [...] circolo: condizione conosciuta anche come cuore venoso periferico: Osservazioni sullo stato delle venule polmonari nelle rinunciare alla stesura del capitolo sulla patologia del sistemanervoso, a lui congeniale, nel Trattato di anatomia patologica ...
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CIACCIO, Carmelo
Rosario Moscheo
Nacque a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia, prov. di Catanzaro) il 2 giugno 1877 da Eugenio e da Teresa Vardé. Ultimati gli studi medi, si recò per quelli universitari [...] [1906], pp. 256-267; Sulla fine struttura degli elementi del simpatico Periferico, in Ann. di neurol., XXIV [1906]).
Nel campo dell'istochimica, agli studi sulle influenze regolatrici del sistemanervoso autonomo sulla leucopoiesi (la sintesi delle ...
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BAGLIONI, Silvestro
Astorre Baglioni
Nacque a Belmonte Piceno, nell'Ascolano, il 30 dic. 1876, da modesta famiglia di agricoltori. Conseguì la laurea in medicina e chirurgia presso l'università di Roma [...] i riflessi, secondo la natura e la zona periferica degli stimoli che li provocano. Egli riuscì per primo Sull'azione elettiva della stricnina su determinate parti del sistemanervoso centrale, in Arch. di farmacologia sperimentale e scienze affini ...
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Vertigine
Renato Grasso
Francesco Lacquaniti
Bruno Callieri
Con il termine vertigine (dal latino vertigo, "capogiro", derivato di vertere, "volgere") si intende una sensazione illusoria di rotazione [...] specifici siti nel sistemanervoso centrale e che possono guidare l'identificazione dell'eziologia specifica. Il primo passo da compiere è in generale quello di distinguere la sintomatologia vertiginosa di origine periferica (labirinto, nervi cranici ...
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Elena Cattaneo
Staminali: il trapianto delle cellule perdute
Le cellule staminali popolano i nostri tessuti, dalle prime fasi di vita fino all’epoca adulta. Esse sono caratterizzate da una forte capacità [...] adulte (del sangue, della pelle, del muscolo, del sistemanervoso, ecc.), sebbene raggruppate in un’unica tipologia, comprendono categorie in uno studio pionieristico dimostrò la presenza nel sangue periferico di un piccolo
numero di cellule, da lui ...
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Orgasmo
Alessandra Graziottin
Il termine orgasmo (dal greco ὀργασμός, derivato di ὀργάω, "essere pieno d'ardore, di voglia ardente") indica il complesso evento psicofisiologico, di breve durata, che [...] stimoli provenienti dai genitali, che attivano poi il sistemanervoso centrale, sia da stimoli centrali (fantasie, inibiscono il riflesso orgasmico a livello sia cerebrale, sia periferico-genitale. Tra i fattori locali, va ricordata la lacerazione ...
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DONAGGIO, Arturo
Laura Fiasconaro
Nacque a Falconara Marittima (Ancona) l'11 ott. 1868 da Girolamo e da Lucia Bosi. Laureatosi in medicina a Modena a venticinque anni, divenne assistente di A. Tamburini [...] D., a partire dal 1896, credette di osservare, e descrisse nella struttura della cellula nervosa dei Vertebrati, l'esistenza di un sistemaperiferico di sottili filamenti disposti a raggiera (raggiera pericellulare), in rapporto con la nevroglia, e ...
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periferico
perifèrico agg. [der. di periferia] (pl. m. -ci). – Genericam., che si trova alla periferia, o che costituisce una periferia. 1. Nell’uso com., che è situato alla periferia di una città, o anche di una regione, di un territorio...
nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...