Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] affettività ). Si parla di atopia neurologica di questi aspetti, i quali risultano dal funzionamento globale del sistemanervoso, dall’integrazione storica nel tempo e dalla costruzione personale delle esperienze e dei valori. Particolare significato ...
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In biologia e medicina, l’insieme delle modificazioni che una struttura vivente subisce sotto l’effetto di sollecitazioni di varia natura. In alcuni casi i processi avvengono in assenza di mutamenti sostanziali [...] , suscettibili di modifiche per influenza dell’ambiente. Studi morfologici e funzionali hanno invece delineato il quadro di un sistemanervoso capace in certa misura di rimodellarsi in risposta a mutamenti delle condizioni in cui si trova a svolgere ...
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(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] essere studiata con indirizzo scientifico solo nel 17° sec., quando C. Lepois per primo la mise in rapporto con il sistemanervoso e T. Sydenham sostenne l’importanza dell’emozione nella genesi delle sue manifestazioni e ne escluse la genesi uterina ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistemanervoso centrale, dove danno origine ad attività semplici, come i riflessi, o altamente integrate come le sensazioni ...
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Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] osseo.
D. walleriana D. che si impianta in una fibra nervosa separata con un taglio o in altro modo dal corpo cellulare da cui emana, che ne è il centro trofico.
Per le malattie degenerative del sistemanervoso centrale ➔ neurodegenerative, malattie. ...
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Ramo della medicina che ha per oggetto di studio le malattie dell’orecchio e delle vie aeree superiori (naso e seni paranasali, faringe, laringe).
Sviluppi
L’o. ha cominciato a strutturarsi, come branca [...] e terapeutici), dell’apparato vestibolare e delle sue connessioni anatomiche e funzionali con altri distretti del sistemanervoso centrale.
Diagnostica
In campo diagnostico ha assunto grande importanza l’impiego dei radioisotopi con l’utilizzazione ...
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Motilità dell’occhio. Si distingue una o. estrinseca, cioè quella propria del bulbo oculare, rispetto all’orbita, e una o. intrinseca che interessa la muscolatura dell’iride.
O. estrinseca
L’o. estrinseca [...] dalla perdita del riflesso fotomotore con conservazione della reazione di accomodazione; si osserva soprattutto nella sifilide del sistemanervoso specie nella tabe e nella paralisi progressiva. La pupilla tonica, infine, a patogenesi ancora oscura ...
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sensibilità fisica Nella teoria dei sistemi dinamici, s. alle condizioni iniziali è la proprietà caratteristica dei sistemi caotici, per la quale una minima differenza nei dati iniziali genera traiettorie [...] i granuli di bromuro d’argento con opportune sostanze coloranti. medicina In fisiologia, particolare forma di attività del sistemanervoso che consente di avvertire e di analizzare gli stimoli che agiscono sull’organismo dall’esterno o dall’interno ...
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sclerosi Profonda alterazione della struttura di un tessuto o di un organo, caratterizzata da addensamento delle formazioni connettivali di sostegno, da corrispondente atrofia delle cellule parenchimali [...] le pareti arteriose (arteriosclerosi), che anche dal punto di vista istologico presenta alterazioni caratteristiche.
Nella patologia del sistemanervoso il concetto di s. viene riferito alla proliferazione di nevroglia che si osserva in un gruppo di ...
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Si dice di struttura o ente che ha forma di rete o di reticolo.
Biologia
Teoria della costituzione reticolare del citoplasma
Teoria sostenuta da W. Flemming (1843-1906), secondo la quale il citoplasma [...] fonde con i nuclei della linea mediana. Costituisce la parte fondamentale di due sistemi che regolano le attività basali del sistemanervoso centrale: il sistema reticolare discendente e il sistema reticolare ascendente. In questo caso la nozione di ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...