Anatomista e antropologo (Lund 1796 - Stoccolma 1860); figlio di Anders Jahan; dapprima medico militare, poi (1823) prof. di anatomia alla scuola veterinaria di Stoccolma e (1824) all'istituto medico Carolino, [...] lunghezza del cranio (indice cefalico). Notevoli anche i suoi studî sulle relazioni della porzione toracica del gran simpatico col sistemanervoso cerebro-spinale. Le sue opere antropologiche furono raccolte dal figlio nelle Ethnologische Schriften. ...
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In medicina, qualunque alterazione del tono muscolare o nervoso.
D. muscolare Nelle malattie del sistemanervoso extrapiramidale, alterazione persistente della postura per ipertono muscolare dovuto alla [...] perdita dell’equilibrio tra contrazione dei muscoli agonisti e decontrazione degli antagonisti. La distribuzione è asimmetrica e può interessare ogni parte del corpo, dando luogo ad atteggiamenti assai ...
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Medico e fisiologo (Čuchloma, Kostroma, 1886 - Leningrado 1959); dopo aver lavorato presso la cattedra di fisiologia dell'univ. di Kazan´ (1912-1921) si trasferì a Leningrado dove fu collaboratore di I. [...] P. Pavlov presso l'Istituto di medicina sperimentale; fu poi (1948-1950) direttore dell'Istituto di fisiologia del sistemanervoso centrale dell'Accademia delle Scienze dell'URSS e, dal 1950, dell'Istituto di fisiologia della stessa accademia. Si ...
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Chimica
Per i composti chimici ➔ compósto di coordinazióne.
Linguistica
Collocazione su uno stesso piano di più elementi nella proposizione o di più proposizioni nel periodo. Nella c. i rapporti possono [...] , che nel primo caso possono anche mancare (c. per asindeto).
Medicina
C. dei movimenti
Funzione del sistemanervoso centrale che, controllando la misura, la direzione, e la successione dei singoli movimenti elementari, garantisce l’effetto ...
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Neuropatologo russo (Jaroslav´ 1858 - Mosca 1925), professore a Kazan´ e a Mosca. Rettore (1923) della Scuola superiore statale di medicina, di cui fu uno dei fondatori. Ha portato contributi all'interpretazione [...] patogenetica della tabe dorsale (Spinnaja suchotka, kak sifilitičeskoe stradanie nervnoj sistemy "Tabe dorsale, come malattia sifilitica del sistemanervoso", 1895) e ha legato il suo nome a due formazioni del cervello: fibre di D., fascio di fibre ...
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Fisiologo (Vienna 1866 - Papenhausen, Meclemburgo, 1948), figlio di Ewald; prof. a Praga (1901) e a Colonia (1913), autore d'importanti studî di fisiologia e fisiopatologia del sistemanervoso, dei muscoli, [...] dell'apparato cardio-circolatorio. Nel 1924 scoprì nel coniglio il cosiddetto nervo carotideo (detto oggi in suo onore anche nervo di H.), che bilateralmente collega la regione del seno carotideo con i ...
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timopentina Oligopeptide di sintesi appartenente al gruppo dei fattori timici. Indicata con la sigla TP5, la sua sequenza è di 5 amminoacidi (peso molecolare 240) che corrispondono ai residui 32-36 del [...] fra loro per 3 amminoacidi. La timopoietina induce il differenziamento dei pre-linfociti T in linfociti T e agisce su questi ultimi influenzando i livelli di AMPc e GMPc intracellulari. Inoltre, agisce anche sul sistemanervoso e su quello endocrino. ...
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Medico (Stoccolma 1842 - ivi 1919), figlio di Anders Adolph. Nel 1877 professore di istologia e nel 1889 di anatomia all'Istituto Carolino di Stoccolma; socio straniero dei Lincei (1907). Rivolse le sue [...] ; ma la parte più importante della sua attività è quella dedicata all'istologia, particolarmente del sistemanervoso dei Vertebrati e degli Invertebrati, pubblicata, con splendide illustrazioni, nella serie Biologische Untersuchungen, che raccoglie ...
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Termine introdotto dal medico statunitense G.M. Beard nel 1869 per indicare facile esauribilità ed eccitabilità del sistemanervoso centrale. La n. passò poi con S. Freud nell’ambito delle nevrosi. I sintomi [...] sono numerosi e vaghi: cefalea gravativa, tensiva, a casco, prevalentemente nucale, senso di debolezza muscolare, ‘tirature’ in varie parti del corpo, astenopia, cardiopalmo, psichestesie e malesseri vaghi, ...
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deformità In patologia, deviazione permanente dalla normale forma di singole parti o dell’intero organismo. Le d. si distinguono in congenite e acquisite.
Le d. congenite sono dovute a difetto di sviluppo [...] (rachitismo, osteomalacia, tubercolosi). Molte d. acquisite sono dovute a malattie dell’apparato locomotore (scoliosi, piede piatto, ginocchio valgo, coxa vara ecc.) o del sistemanervoso, quali le contratture e paralisi centrali o periferiche. ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...