L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] all’acuto, ma per ragioni timbriche di elevazione o abbassamento tonale della voce. A quest’origine si collega anche il nome .A.R.
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi linguistici italiani» 21, 1, pp ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] variazioni timbriche si rilevano nei dialetti locali e regionali: in alcuni si riscontrano timbri vocalici totalmente estranei al sistema fonologico dell’italiano, come le vocali anteriori procheile /y/ e /ø/ in alcuni dialetti settentrionali e la ...
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BAS, Giulio
Alberto Pironti
Nato a Venezia il 21 apr. 1874, studiò composizione con G. Tebaldini e poi con Joseph Gabriel Rheinberg alla Akademie der Tonkunst di Monaco di Baviera, organo con Marco [...] benedettini di Solesmes, collaborando al settimo volume (Antiphonarium tonale Missarum XIe siècle. Codex H. 159 de la vaticanae concinnatum, nellequali opere applicò arditamente il suo sistema. Pubblicò anche brani scelti dal Graduale romano ( ...
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audiometria
Antonio Minni
Valutazione soggettiva della capacità uditiva di un soggetto; viene distinta in a. tonale liminare, a. ad alte frequenze e a. vocale. L’esplorazione funzionale uditiva utilizza [...] . Alla fine del test si ottiene un diagramma dell’audiogramma tonale che riporta in ascisse le frequenze in hertz e in ordinate della parola implica una codificazione da parte del sistema uditivo periferico e meccanismi centrali di elaborazione: più ...
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(o solmizzazione) In musica, teoria diffusa dal’11° a tutto il 16° sec. e oltre, nella quale si limitava l’ambito tonale in una serie di 5 toni e di un semitono, detta esacordo. Nel sistema completo si [...] distinguevano 3 tipi (trasportabili) di esacordo: il naturale (che nei nomi odierni coinciderebbe con le note do-re-mi-fa-sol-la), il duro (sol-la-si-do-re-mi) e il molle (fa-sol-la-si bemolle-do-re). ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] e dall’aramaico, mentre adotta con poche eccezioni un sistema fonetico di modello europeo (con indicazione di consonanti e antiche formule di canto e preghiera ebraiche, una base tonale che mescola modi antichi ebraici, modi medievali europei, modi ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] parola che possiede già su altra vocale o sillaba un accento tonale più elevato o un accento intensivo più energico, detto perciò il processo per cui la carica psichica, nel sistema preconscio, si fissa sulle singole rappresentazioni; queste si ...
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tono fisica In elettroacustica, regolatore (o comando o controllo) di t. di un amplificatore elettroacustico, l’organo (solitamente un potenziometro) mediante il quale si regola la risposta di frequenza [...] re-mi); la distanza più breve, contenuta per es. nel grado congiunto mi-fa, prende il nome di semitono. Nel sistema musicale tonale, le scale diatoniche comprendono una successione di 5 t. e 2 semitoni, diversamente distribuiti a seconda che la scala ...
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settima, accordo di In musica, accordo di 4 suoni, ottenuto sovrapponendo una terza a un accordo di 3 suoni. Nel sistema armonico-tonale si formano, a partire da ciascun suono delle scale diatoniche maggiori [...] e minori, 7 specie di accordi di s., classificate a seconda del tipo di intervalli da cui sono formate: per es., accordo di s. di prima specie (es. sol-si-re-fa, nel linguaggio della musica leggera indicato ...
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Musicista (Heckmondwike 1816 - Manchester 1880). Noto per lavori didattici e specialmente per il metodo, da lui inventato, detto Tonic Sol-fa (sistema di solfeggio tonale). ...
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tonale
agg. [der. di tono1]. – Genericam., del tono, dei toni, che riguarda il tono. In partic.: 1. In musica, che si riferisce al principio di tonalità, cioè al criterio di disporre i suoni in relazione a un punto focale (detto tonica): sistema...
tonalita
tonalità s. f. [der. di tonale]. – 1. In musica: a. L’insieme di relazioni che legano una serie di note e accordi alla nota detta tonica. La base di queste relazioni è la scala; in rapporto quindi alle scale maggiori e minori si determinano...