Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] , cioè le informazioni che provengono dai diversi canali sensoriali (uditivo, visivo, tattile ecc.). Il neonato di 2 o 3 storia, quasi invisibile in essa, e che tuttavia ci parla dei sistemi di valori che in essa agivano e di come in questi ultimi ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] tra di esse, e molte volte non vengono nemmeno udite tutte.
e) Irreversibilità. L'irreversibilità del tempo ha due si muovono di moto rettilineo uniforme, è riferibile non a ulteriori sistemi inerziali, ma a un contenitore immobile, lo spazio, e a ...
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Ontogenesi dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia)
Per un neonato di mammifero la capacità di apprendere, [...] , a somiglianza di altre specie di mammiferi, nascono con un sistema nervoso immaturo e con un aspetto poco dissimile da quello fetale ricevere ed elaborare informazioni, principalmente di carattere uditivo e olfattivo.
Conclusioni
Negli ultimi trent' ...
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Psicologia
Riccardo Luccio
Nell'affrontare le problematiche del corpo, la psicologia generale ha fatto riferimento ad alcune prospettive fondamentali, dalla relazione Io-corpo, posta in evidenza dall'approccio [...] differenti schemi (cinetico, tattile, posturale, visivo, uditivo ecc.) provenienti dalle afferenze periferiche in uno schema sembra in grado di produrre nuovi concetti teorici e nuovi sistemi. L'interesse è rivolto allo sviluppo di tecniche che ...
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Balbuzie
Magda Di Renzo
La balbuzie, detta anche disfemia o disartria funzionale, è un'alterazione del flusso verbale che si manifesta in forma di blocchi o di ripetizioni di sillabe, causati da spasmi [...] che contorna come strato isolante le fibre del sistema nervoso, consentendo un aumento notevole dell'intensità di l'accento su difficoltà respiratorie, articolatorie o sull'alterazione del feedback uditivo. E. Pichon e S. Borel-Maisonny (1976) hanno ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] di quello neurologico corrisponde a una determinata età gestazionale. Il sistema di valutazione più diffuso e adottato per la prima valutazione e per consentire le esperienze percettive visive, uditive, tattili necessarie al suo sviluppo. L'evoluzione ...
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Carezza
Maria Teresa Romanini
Per carezza si intende qualsiasi dimostrazione di affetto o di benevolenza fatta ad altri con atti o con parole e, più specificatamente, l'atto di passare leggermente le [...] sia il canale sensoriale con cui è trasmessa (visivo, uditivo o cinestetico), solitamente caratterizzata dal piacere sia di chi la (Montuschi 1992), fino a divenire in età adulta sistema di divisione in ruoli e per diversi gradi di importanza ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...