Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] non è specifica del linguaggio (né specifica degli esseri umani). L'apprendimento dei segnali linguistici comincia quando il sistemauditivo è in funzione (più o meno nell'ultimo trimestre di gravidanza) e si sviluppa progressivamente nel corso del ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] talamo-reticolocorticale (TRC) nel trattamento dell'informazione sensoriale è illustrato dal seguente esempio per il sistemauditivo. Risultati sperimentali hanno mostrato che l'attività corticofuga (ovvero l'attività esercitata dalla corteccia ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] inferiore, premotoria e prefrontale. Inoltre, le articolazioni prodotte dal bambino stimolano il sistemauditivo in cui vengono attivati neuroni della corteccia uditiva primaria e di quelle superiori (Fry, 1966). Quindi, quando viene prodotta una ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] nella possibilità di misurare la migliore efficienza con la quale vengono rappresentati gli stimoli di tipo naturale.
Il sistemauditivo della rana fornisce un banco di prova naturale per convalidare queste ipotesi. È possibile immaginare un insieme ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] fare questa operazione di raggruppamento, tuttavia vediamo che lo fa senza pensarci troppo e con una rapidità incredibile. Il sistemauditivo è in grado di effettuare un raggruppamento simile. Anche se non è stata studiata in dettaglio, la capacità ...
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Anatomia
Nome generico di vari orifizi e fori, di dimensioni variabili ma per lo più microscopici, che si aprono sulla superficie di un organo o attraverso cui organi e sistemi comunicano con l’esterno.
In [...] le comunicazioni con l’esterno dell’apparato o sistema acquifero o ambulacrale degli Echinodermi. Sono in genere sulla superficie cutanea; p. acustici, orifizi estremi del condotto uditivo esterno; p. gustativi, forami con cui gli organi gustativi ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] parte della corteccia cerebrale. Esso riceve informazioni di varia natura (visiva, uditiva, gustativa, olfattiva, somatosensitiva, emotiva ecc.) da varie strutture del sistema nervoso centrale e le smista alla corteccia cerebrale e ad altri centri ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] Nella coclea la cupola è sostituita da una membrana (v. udito).
Uno schema dell'organo sensoriale della linea laterale si trova membranoso (v. fig. 35). Si tratta di un complesso sistema di canali e sacchi contenenti l'endolinfa. Nei Pesci vi sono ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] il lavoro di G. Moruzzi e H. W. Magoun (v., 1949) sul sistema reticolare ascendente e gli esperimenti di D. B. Lindsley e altri (v., 1949 e si vede che è possibile condizionare lo stimolo uditivo, dando così avvio a manifestazioni comportamentali ed ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] né con la pantomima, ma può essere definito come un sistema di comunicazione formalizzato, provvisto di una fonologia, di un sistemi di memoria a lungo termine, dove vengono depositate le forme fonologiche delle parole conosciute per averle udite ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...