Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] con metodi spettrali.
Iterazioni funzionali
Capita assai di frequente di dover trovare per via approssimata la soluzione diequazioni funzionali della forma F(x)=0, dove F è un sistemadiequazioni, lineari o non. Una metodologia generale assai ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] Francis S. Macaulay (1862-1937) l'analisi di speciali sistemidiequazioni algebriche (come gli ideali determinantali) che negli anni lineari, alla teoria di Killing e Élie Cartan sulle algebre di Lie e alla parallela teoria di Benjamin Peirce e di ...
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meccanica
meccànica [Der. del lat. mechanica, dal gr. mechaniké (téchne) "(arte) delle macchine"] [MCC] Nella suddivisione tradizionale della fisica, la scienza che studia le leggi del moto dei corpi, [...] natura meccanica, elettrica, ecc.), la cui teoria può svolgersi soltanto mediante equazioni differenziali non lineari. Ricordiamo, come esempio semplice disistema meccanico che compie oscillazioni libere, un punto P, mobile su una retta, soggetto a ...
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In senso lato, lo studio dei problemi economici con il ricorso allo strumento matematico; in senso stretto, l’indirizzo di pensiero economico (scuola matematica) che configura i sistemi economici come [...] gli equilibri. La seconda si rifà allo studio dei sistemi dinamici complessi ed evidenzia come l’economia possa essere governata da sistemidiequazioni non lineari che possiedono equilibri multipli dipendenti dai parametri e dalle condizioni ...
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Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemidiequazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] una funzione. Il suo nome è soprattutto legato alla soluzione dei sistemidiequazioni differenziali lineari. Credette di essere giunto (1812) a risolvere le equazioni letterali di qualunque grado, ma P. Ruffini dimostrò (1820) l'erroneità del metodo ...
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In matematica, il termine è usato con diversi significati.
In algebra la c. di un corpo K sia lo zero oppure un numero primo, p, a seconda che il sottocorpo fondamentale di K sia il campo razionale, o [...] il massimo ordine dei minori con determinante diverso da zero che dalla matrice si possono estrarre. La considerazione della c. ha importanza nella teoria delle matrici, nella teoria dei sistemidiequazioni algebriche lineari (➔ Capelli, Alfredo). ...
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Matematico italiano (Napoli 1908 - Bologna 1989), allievo di M. Picone; prof. univ. dal 1939, ha insegnato analisi matematica all'univ. di Bologna. Si è occupato in particolare delle soluzioni diequazioni [...] e sistemidiequazioni differenziali lineari del primo e secondo ordine (e relativi problemi ai limiti) e di corrispondenze funzionali che nascono da tali equazioni. Socio nazionale dei Lincei (1980). ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] l'altro; l'associatività di tale prodotto, l'eventuale commutatività; le proprietà degli operatori lineari, detti anche funzionali lineari, ecc.), nasce nella disistemidiequazioni differenziali, al problema dell'inversione dei sistemidi funzioni ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] piani ha una struttura non unica, ma dipendente dal sistemadi postulati che viene messo a base della geometria; a rappresentati da equazionilineari in x, y, z ecc. A differenza di quanto accade in uno s. proiettivo, due sottospazi di dimensioni ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] nella descrizione della maggior parte dei sistemi complessi ed è stato giocoforza introdurre la non linearità come possibile causa dell’emergere di nuovi tipi di comportamento. Se la prima delle precedenti equazioni (con u(t)=0) viene sostituita ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...