Narratore e giornalista (Aracena, Huelva, 1860 - Siviglia 1908), trattò prevalentemente motivi di vita e di paesaggio andaluso: Mosaico (1892); Tipos y costumbres (1900); Mariquita León (1901), ecc. ...
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Pittore e doratore (Évora 1535 circa - Siviglia 1609). Allievo di Luis de Vargas si distinse per le qualità cromatiche d'ispirazione veneta e per il robusto chiaroscuro (Annunciazione, 1576, Marchena; [...] S. Pedro e s. Paolo, Lisbona, Museo) ...
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Figlio naturale (n. 1334 circa - m. Siviglia 1358) di Alfonso XI e di Eleonora Guzmán. Cospirò contro il fratellastro Pietro il Crudele. Riconciliatosi, fu a capo (1354) di spedizioni nella Murcia contro [...] i Mori. Finì assassinato ...
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Finanziere francese, naturalizzatosi spagnolo (Baiona 1752 - Siviglia 1810), direttore della banca di S. Carlo dal 1782, creatore, nel 1785, della Compagnia delle Filippine, accusato poi di malversazioni [...] ma riconosciuto innocente, creato conte nel 1792, e, infine, ministro delle Finanze di Ferdinando VII ...
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Scrittore spagnolo (sec. 15º-16º), di Siviglia. Protonotario apostolico e protetto del cardinale Carvajal, oltre a varie opere che sono andate perdute, scrisse un poema sul gran capitano Gonzalo de Córdoba, [...] Historia Parthenopea (1516), di scarso merito letterario ma storicamente fedele ...
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Ufficiale di marina e scienziato spagnolo (Siviglia 1716 - Isla de León 1795). Nel 1735 accompagnò nel Perù Ch.-M. de La Condamine e altri scienziati francesi per la misurazione dell'arco di meridiano. [...] Fu di nuovo nel Perù nel 1755. Lasciato il servizio, si dedicò ad attività scientifiche, diffondendo tra i primi in Spagna nozioni di elettricità e di magnetismo ...
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Canonista spagnolo (n. 1280 circa - m. Siviglia 1349 o 1350) insegnò a Bologna e Perugia, divenne francescano ad Assisi (1304), visse in Umbria, a Roma (convento dell'Aracoeli, 1327-29), ad Avignone come [...] penitenziere (1330-32), quindi fu fatto vescovo di Corone (Grecia), poi (1333) di Silves. Difese le dottrine degli spirituali francescani, ma anche, nel celebre De statu et planctu (o semplicemente De ...
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Poeta spagnolo (forse Montoro 1404 - forse Siviglia 1480). Ebreo convertito, fu il massimo rappresentante della poesia satirica alle corti di Giovanni II ed Enrico IV di Castiglia. Con intonazione gioiosa [...] e burlesca, talora non esente da volgarità, scrisse poesie d'occasione, chiedendo benefici e aiuti in denaro. Polemizzò con altri poeti di tendenze affini alle sue, e fu molto lodato da Juan de Mena, da ...
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Manuel González García, santo. – Vescovo spagnolo (Siviglia 1877 - Madrid 1940). Ordinato sacerdote nel 1901, nel 1905 venne nominato arciprete della parrocchia di San Pietro di Huelva, dove nel 1910 fondò [...] il primo ramo della Famiglia eucaristica riparatrice, alla quale si aggiunsero nello stesso anno i rami delle Marie dei Tabernacoli e dei Discepoli di San Giovanni e della Riparazione Infantile Eucaristica, ...
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MEDINA, Francisco
Umanista spagnolo, nato a Siviglia alla metà del sec. XVI, morto nel 1615. Più che alla fama di dotto maestro di latino (insegnò a Jerez de la Frontera e all'università di Osuna) e [...] di fine traduttore (tradusse da Properzio, dal Sannazzaro e assimilò la poetica italiana), il suo nome è affidato al Discurso premesso alle Anotaciones de las obras de Garcilaso di F. de Herrera (1580), ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...