ROELAS, Jvan de Las
José F. Rafols
Pittore, nato a Siviglia verso il 1558, morto a Olivares il 23 aprile 1625. Si dà per certo che nel 1604, allo scopo di perfezionarsi nell'arte, sia venuto in Italia [...] , forte per il chiaroscuro, seppe fondere al naturalismo il senso mistico in quel modo che poi rimase particolare della scuola di Siviglia.
Bibl.: A. Palomino de Castro y Velasco, El museo pictórico y escala óptica, II, Madrid 1797, pp. 420-22; J. A ...
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MEXÍA, Pedro
Erudito spagnolo, nato intorno al 1499 a Siviglia, dove morì nel 1551. Nella città natale ricoprì parecchie cariche pubbliche, fino a diventare cronista di Carlo V, alla morte del suo predecessore [...] Carlos V, che arriva all'incoronazione a Bologna. Ma l'opera sua migliore è costituita dai Dialogos o Coloquios (Siviglia 1547; 2ª ediz., 1551), d'ispirazione lucianesca, ma di contenuto vario (astronomia, medicina, morale, ecc.) con una vivace e ...
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Trovatore gallego-portoghese (sec. 13º); dimorò qualche tempo a Siviglia, frequentò la corte di Alfonso X. Ci sono pervenute di lui quattro liriche de amor, undici de amigo e diciassette de maldizer. ...
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Cronista spagnolo, fino all'Ottocento erroneamente ritenuto colombiano (Alanis, Siviglia, 1522 - Tunja, Colombia, 1607); trasferitosi giovanissimo in America, vi ebbe l'ordine sacerdotale nel 1559 ed è [...] noto unicamente per l'opera Elegías de varones ilustres de las Indias, uno dei più lunghi poemi esistenti (150.000 versi), preziosa fonte per la cronistoria delle conquiste colombiane ...
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Poeta e scrittore spagnolo (Jerez de la Frontera 1915 - Siviglia 1992); tra i fondatori della rivista Nueva poesía si è fatto conoscere con Canto de los dos (1940), cui sono seguite opere meditative ed [...] elegiache: Libro de los recuerdos (1946); Vida del poeta (1950); La vida misma (1956); Nudo (1966); Versos juntos (1974); Arco iris (1983). Tra le opere in prosa si citano: Historia en el Sur (1954); Memoria ...
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PINEDA, Juan de
Giuseppe Castellani
Esegeta biblico, nato nel 1558 a Siviglia, ivi morto il 27 gennaio 1637. Entrato fra i gesuiti nel 1572, insegnò per cinque anni filosofia a Cordova e Siviglia; indi [...] sue opere principali sono: Commentarium in Iob libri tredecim, Madrid 1597-1601; Praelectio sacra in Cantica Canticorum, Siviglia 1602; Salomon praevius, sive de rebus Salomonis regis libri octo, Lione 1609; Index librorum prohibitorum, Madrid 1612 ...
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LAS CASAS, Fra Bartolomé de
Alberto Magnaghi,
Nato a Siviglia nel 1474 (secondo altre fonti nel 1484), morto a Madrid nel 1566, detto "l'apostolo delle Indie", insigne tra i più grandi e i più benemeriti [...] tuttora inedite. Alcune, quelle polemiche, furono pubblicate durante la sua vita: Las obras de D. Bartolomé de Las Casas, Siviglia 1552-53, e furono ripubblicate più volte; l'ultima, con l'aggiunta di altri scritti e preceduta da notizie biografiche ...
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Conquistatore spagnolo (Medellín, Estremadura, 1485 - Castilleja de la Cuesta, Siviglia, 1547). Dopo aver seguito per due anni i corsi di diritto all'università di Salamanca, irrequieto e desideroso di [...] far fortuna nel 1504 si imbarcò per S. Domingo, e seguì quindi Diego Velázquez nella conquista di Cuba (1511). Nel 1518 il Velázquez gli affidò il comando della spedizione nel Messico, già scoperto da ...
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Artista drammatico spagnolo, nato a Siviglia nel 1817, morto a Madrid nel 1875. Figlio d'un militare e di un'attrice (Josefa Ferrer), fu allievo di Carlos Latorre. Cominciò la sua carriera a Granata nel [...] 1835; nel 1844 sostituiva a Madrid il grande attore José Valero. Uomo di fine educazione e di grande gentilezza d'animo, aveva presenza sgraziata e voce aspra, non fatte per cattivargli la simpatia del ...
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LAMADRID, Bárbara Herbella
Carlo Boselli
Attrice spagnola, nata a Siviglia il 4 dicembre 1812, morta a Madrid il 21 aprile 1893: fu moglie del famoso attore Francisco Salas.
Cominciò a lavorare nei [...] teatri andalusi di provincia, e incoraggiata dai crescenti successi, si trasferì a Madrid nel 1833, recitando al Teatro del Principe. Portata al lirismo romantico, interpretò Maria Stuarda e nel 1836 ottenne ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...