Isidoro
Giorgio Brugnoli
Scrittore ed erudito dell'età visigotica (Cartagena 570 - Siviglia 636); vescovo di Siviglia dal 600 al 636. È uno dei più importanti esponenti della cultura medievale. Delle [...] 1896, 74, 202, 284, 304, 305; P. Renucci, D. disciple et juge du monde gréco-latin, Clermont-Ferrand 1954, 167; A. Vallone, I. di Siviglia e Purg. XXVIII, 139-44, in " Studi d. " XXXV (1958) 259-262; D.A., De vulg. Eloq., a c. di P.V. Mengaldo, I ...
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OSUNA, Francisco de
Scrittore mistico e predicatore spagnolo, nato a Osuna (Siviglia) nella seconda metà del sec. XV, morto intorno al 1540. Appartenne all'ordine francescano e nel Capitolo generale [...] all'educazione religiosa di Santa Teresa. L'O. scrisse inoltre: Gracioso convito de las gracias del Santo Sacramento (Siviglia 1530); Norte de los estados (1531); e parecchie opere in latino.
Ediz.: Tercera parte del libro llamado Abecedario ...
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Personaggio della commedia Le Barbier de Séville (1775; Il Barbiere di Siviglia) dello scrittore francese P.-A. Caron de Beaumarchais (1732-1799), resa celebre dall'opera in musica (1816) di G. Rossini; [...] è la bella giovane di cui don Bartolo è il tutore. Di lei si innamora il conte Almaviva, che riuscirà a sposarla solo con l'aiuto di Figaro ...
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Personaggio della commedia Le Barbier de Séville (1775; Il Barbiere di Siviglia) dello scrittore francese P.-A. Caron de Beaumarchais (1732-1799), reso celebre dall'opera in musica (1816) di G. Rossini. [...] Prete organista e maestro di canto, profitta delle lezioni che dà alla bella Rosina per soddisfare il suo temperamento pettegolo e indiscreto. È celebre la sua apologia della calunnia: "La calomnie, monsieur..." ...
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Uomo politico inglese (Bruton, Somerset, 1578 circa - Valladolid 1652). Console a Siviglia, fu lo strumento della politica spagnola di Giacomo I che lo nominò ambasciatore in Spagna (1616). Fu poi (1622) [...] segretario del principe di Galles e, dopo un periodo di disgrazia dovuto anche all'ostilità del duca di Buckingham, tornò a corte, entrando nel consiglio privato (1628) e divenendo cancelliere dello Scacchiere ...
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Attore spagnolo, nato a Siviglia nel 1821, morto a Bilbao nel 1868. Fu il vero creatore del cosiddetto genere andaluso, nel quale non ebbe rivali. Dotato di talento artistico flessibile, ebbe crescente [...] successo di pubblico e di critica sui principali palcoscenici di Spagna. Nel 1866 fece parte con sua figlia Candida e il marito di lei, José Antonio Zamora, della gran compagnia del teatro del principe ...
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lnsigne attrice spagnola, nata a Siviglia nel 1847, morta a Valenza intorno al 1920. Esordì a dieci anni nel Teatro Principal di Cadice. Rappresentò la parte d'una bimba ne La oración de la tarde di Larra; [...] trionfò in Hijas y madres di Tamayo y Baus e ne La Archiduquesita di Hartzenbusch. A undici anni la precoce artista fu da suo padre portata a Madrid e inscritta al Conservatorio, diretto allora dal famoso ...
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MARTINEZ BARRIO, Diego
Ettore De Zuani
Uomo politico spagnolo, nato a Siviglia il 15 aprile 1883. Nella sua gioventù fece l'operaio tipografo, il giornalista e l'editore, militando nell'Unione repubblicana [...] di A. Lerroux. Durante la monarchia e la dittatura di Primo de Rivera fu varie volte arrestato e processato per reati politici. Con l'avvento della repubblica fece parte del primo governo di Alcalá Zamora ...
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Poeta ed avventuriero spagnolo nato a Siviglia. Nel Cancionero General de Sevilla dell'anno 1535 figurano due suoi componimenti poetici in lode della Maddalena e dell'apostolo San Paolo. Trasferitosi poco [...] dopo nell'America, si stabilì nell'isola di San Domingo; e Juán de Castellanos lo scoprì come signore-consorte delle isole di Curaçao, Buinare ed Aruba nell'anno 1540. Gli storici delle Indie lo citano ...
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JIMENEZ de ENCISO, Diego
Autore drammatico spagnolo, nato nel 1585 a Siviglia, dove morì nel 1634. Nella sua città ebbe molte cariche pubbliche, in cerca sempre di onori e di mansioni, qualcuna delle [...] quali - come quella di tenente di "alguacil mayor", avuta per la protezione del duca di Olivares - gli procurò buone rendite. Nel 1629 però fu costretto a limitare la sua attività per la malferma salute.
Le ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...