FULGENZIO di Écija, santo
Fratello di Leandro (v.) e di Isidoro di Siviglia (v.), fu spesso confuso nel Medioevo con Fulgenzio di Ruspe (v.). Nato probabilmente a Cartagena e consacratosi al servizio [...] Ècjia (Astigi) in Spagna tra il 590 e il 600, e lottò molto contro gli ariani. Intervenne al secondo concilio di Siviglia (619), dei cui atti risulta firmatario, per una questione giurisdizionale che aveva col vescovo di Cordova. A lui suo fratello ...
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Umanista spagnolo, nato a Utrera nel 1573, morto a Siviglia il 10 agosto 1647. Si licenziò in diritto all'università di Osuna (1590-96); prese gli ordini ecclesiastici ed esercitò per oltre venti anni [...] lo tenne talvolta di qua dalla sana critica. Non solo nelle Antigüedades y principado de la ilustrísima ciudad de Sevilla (Siviglia 1634) e nelle Inscripciones y antigüedad de Utrera (Osuna 1622) si giovò delle false cronache di Flavio Lucio Destro e ...
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TORREGIANI, Pietro
Filippo Rossi
Scultore, nato a Firenze nel 1472, morto a Siviglia nel 1528. Frequentò la scuola che Lorenzo il Magnifico teneva nel giardino mediceo di S. Marco e vi ebbe un diverbio [...] Dopo il 1519 passò in Spagna dove fece fra l'altro un S. Girolamo in terracotta dipinta per la chiesa dei gerolamini a Siviglia (oggi nel museo) e, sembra, altri lavori in quella città e a Granata. La sua scultura è accuratamente modellata e talvolta ...
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Teologo carmelitano (Huelva 1667 - Madrid 1736), lettore e rettore nel collegio di Siviglia (1712-15); preposito generale dell'ordine (1736); autore del Cursus theologiae mystico-scholasticae... iuxta [...] doctrinam divi Thomae (6 voll., 1720-40), l'opera più completa sull'argomento ...
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(lat. Ilĭpa) Antico centro della Spagna, poco a nord di Hispalis (od. Siviglia). Nelle sue vicinanze fu combattuta, nel 207 a.C., l’ultima grande battaglia per il dominio della Spagna fra i Romani comandati [...] da Scipione, il futuro Africano, e i Cartaginesi guidati da Asdrubale. La vittoria dei Romani ebbe importanza decisiva per le sorti della seconda guerra punica ...
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JIMÈNEZ y ARANDA, José
José F. Rafols
Pittore e illustratore, nato a Siviglia il 7 febbraio 1837, morto ivi il 6 marzo 1903. Fu discepolo di Eduardo Cano nella Scuola di belle arti di detta città. Concorse [...] fin da giovanissimo alle esposizioni di Madrid. Visse successivamente a Jerez de la Frontera, a Madrid e a Roma, dove fu protetto dal Fortuny. Ritornato in Spagna, vi rimase fino al 1881, quando si trasferì ...
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Cronista spagnolo, nato nel 1522 in Alanís (Siviglia). Giovanissimo s'imbarcò per l'America, assistendo alla conquista della Nueva Granada. Nel 1559 ottenne gli ordini di sacerdote, e nel 1561 fermò la [...] sua dimora a Tunja, dove morì nel 1607. Fu ritenuto originario della Colombia fino al secolo scorso, quando J. Fernández Espino ritrovava l'atto di battesimo. I pochi elementi biografici che di lui è possibile ...
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Scultore spagnolo (m. 1589). Dopo aver lavorato a Toledo, dal 1557 è documentato a Siviglia, dove introdusse i modi rinascimentali derivatigli da A. Berruguete. Autore, con altri artisti, di retablos (S. [...] , 1572-80; ecc.), come scultore in pietra realizzò, tra l'altro, la decorazione del portale del Hospital de la Sangre di Siviglia (1564) e il monumento sepolcrale di Antonio del Corro in San Vicente de la Bequera a Santander (1564), una delle opere ...
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Nome di santi: 1. F. di Écija (Flavius Fulgentius), fratello di Isidoro di Siviglia, che gli dedicò il De ecclesiasticis officiis, e di Leandro e Fiorentina; divenne vescovo di Astigi (Écija) tra il 590 [...] e il 600, partecipò al secondo Concilio di Siviglia (619); morì prima del 633. Festa, 14 (in Spagna, 16) gennaio. 2. Fulgenzio di Ruspe: teologo (n. Telepte, Bizacena, 467 circa - m. 532 o 533) fu dapprima esattore delle imposte, poi la lettura d'un ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...