GEMMA
V.H. Elbern
Il termine g. si riferisce, nell'Antichità e nelle epoche successive, alle pietre preziose di ogni tipo, di preferenza a quelle lavorate. In questo ambito vanno annoverate, per quanto [...] vetro veniva apprezzato come materiale per le g. già da Isidoro di Siviglia (Etym., XVI, 16) e ancora da Teofilo (Diversarum artium schedula, (Plinio il Vecchio, Nat. Hist., 37; Isidoro di Siviglia, Etym., XVI). Spesso già il luogo di reimpiego delle ...
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BONAVIA, Giacomo (Santiago Bonavit)
Irma Sylvia Arestizábal
Tradizionalmente detto originario di Piacenza, pittore e architetto attivo in Spagna, potrebbe essere il Giacomo Bonavia figlio di Gaetano, [...] per l'accademia di Belle Arti che, istituita nel 1752, lo ebbe poi come professore di architettura. Fu anche capomastro delle cattedrali di Siviglia e di Toledo, ma non sappiamo che cosa vi fece. Morì ad Aranjuez il 18 sett. 1759, ma dagli atti dell ...
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Architetto argentino (Tucumán 1926 - New Haven 2019), naturalizzato statunitense nel 1964. Attento alle nuove tecnologie costruttive, P. ha realizzato architetture che si distinguono per l'attenzione ai [...] di Abandoibarra a Bilbao, 1993; Zurich Tower a L'Aia, 2000; Puerto Triana, torre di vetro di 178 m, a Siviglia, 2007-10) e in tutto il continente americano (Nations bank corporate center and North Carolina performing arts center a Charlotte, North ...
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Famiglia di scultori e architetti, originaria di Bissone (Lago di Lugano) e operante a Genova e in Sicilia nella seconda metà del sec. 15º e per tutto il sec. 16º. Domenico, scultore (Bissone, fra il 1420 [...] è associato (dal 1501) con Antonio Della Porta, con cui eseguì numerose opere, inviate in Francia (altare nell'abbazia di Fécamp, 1507; fontana nel castello di Gaillon, 1506) e in Spagna (mausoleo De Ribera, oggi nella chiesa dell'univ. di Siviglia). ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, I, p. 877)
La prima e. universale, dopo la seconda guerra mondiale, venne inaugurata a Bruxelles nel 1958, dopo ben 13 anni dal conflitto. Il tema fissato dall'Expo era [...] del suo spazio espositivo una casa, una piazza e un teatro.
Il 20 aprile 1992 si è aperta l'e. universale di Siviglia, che dovrebbe chiudere il 20° secolo. La scelta di questa città si collega alle celebrazioni per il 5° centenario della scoperta ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] , barriera, gabbia, baluardo, chiave, limite) divenne, nella letteratura monastica dell'Alto Medioevo (Benedetto da Norcia, Isidoro di Siviglia, Beda il Venerabile), claustrum per indicare il monastero o l'area di clausura. Dagli inizi del sec. 9 ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] Monte, 1190 ca.; Barga, duomo, 1220 ca.) e che introduce il pulpito vero e proprio.
Bibliografia
Fonti:
Isidoro di Siviglia, Etymologiae, XV, 4, 16-17, in PL, LXXXII, col. 545.
Paolo Silenziario, Descriptio ambonis recitata privatim post prius magnum ...
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DURANDO, Guglielmo
P. Réfice
(o Durante, Durand)
Vescovo di Mende, in Linguadoca (1285-1296), giurista e trattatista.Nato a Puymisson, presso Montpellier, verso il 1230, a partire dal 1255 soggiornò [...] di S. Vittore a Parigi e attingono dai repertori e dalle compilazioni altomedievali, quali le Quaestiones di Isidoro di Siviglia (Auber, 1871; Falletti, 1953). Da quest'ultimo deriva l'immagine dell'Ecclesia-arca dell'alleanza (Quaestiones in Exodum ...
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CHELLES
K. Bierbrauer
(lat. Calae)
Cittadina della Francia nordorientale (dip. Seine-et-Marne), antica sede di un monastero femminile fondato alla metà del sec. 7° dalla regina merovingia Batilde.
Miniatura
L'esistenza [...] da iniziali e scrittura ornamentale. Quasi coevo a questo è un manoscritto del De natura rerum di Isidoro di Siviglia (Parigi, BN, lat. 6413), con illustrazioni al testo in forma di diagrammi, che in parte presentano una decorazione figurata ...
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BAETICA
G. C. Susini
Provincia dell'Impero romano, nella parte meridionale della penisola iberica.
Almeno sino all'anno 27 a. C., le vicende della B. coincidono con la storia della provincia della Hispania [...] (Fretum Gaditanum, stretto di Gibilterra). Sul Baetis stavano le più note e fiorenti città della provincia, Hispalis (Siviglia) e Corduba (Cordova), la capitale della provincia; altri centri erano sul principale affluente di sinistra del Baetis ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...