GAMUCCI, Baldassarre
Federico Colonia
Nacque a Firenze il 14 dic. 1822. Dopo una formazione letteraria e filosofica, iniziò gli studi di pianoforte con C. Fortini e di composizione con L. Picchianti. [...] 1877], pp. 59 ss.).
I suoi scritti per il Boccherini sulle opere di G. Paisiello (G. Paisiello e il suo Barbiere di Siviglia, VII [1868], nn. 5-7), G. Meyerbeer (Riflessioni sulla musica di Meyerbeer ed in particolare su quella del Roberto il Diavolo ...
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CARBONETTI, Federico
Alessandra Ascarelli
Nacque da Giovanni e da Giuseppina Reali a Monte San Giusto (Macerata) il 21 giugno del 1854. Nel 1876 esordì come baritono, ma ben presto passò al ruolo per [...] di D. Auber. Il 19 novembre dello stesso anno apparve al teatro Costanzi di Roma nel rossiniano Barbiere di Siviglia, e il 9 marzo 1884 partecipò alla riapertura del teatro Municipale di Piacenza con le Donne curiose; di questa rappresentazione ...
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BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, [...] le scene si ricordano: la Sonnambula (1843), la Norma,I Puritani,Nabucco (1844), Ernani,Guglielmo Tell,Il barbiere di Siviglia (1845).
Dopo di allora la sua fortuna incominciò a declinare, benché fino al 1851 lo si trovi ancora sporadicamente alla ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] sostegno degli studi nell'Ordine. La costituzione di uno Studium generale a Salamanca, Siviglia, Cordova e Lisbona si deve a lui; le scuole di Salamanca e Siviglia divennero poi centri di formazione per i missionari diretti verso il Nuovo Mondo. Il ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] con frequenza crescente mano a mano che la popolarità aumentava. La critica sparò a zero sulla sua Rosina nel Barbiere di Siviglia, e anche Fedora venne sentita inadatta alla sua vocalità. Persino la tanto osannata Traviata con Visconti fu tacciata d ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] giorno alla stesura di questi libretti: sul tavolino una bottiglietta di tokai, il calamaio e una scatola di tabacco di Siviglia; fuori della porta una bella giovinetta, figlia della padrona di casa, che veniva nella sua camera a suono di campanello ...
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COLOMBO (Colón), Bartolomeo
Giovanni Nuti
Figlio di Domenico e di Susanna Fontanarossa, fu il terzogenito della famiglia. Nel documento del 7 ag. 1473 in cui Susanna, vantandovi una ipoteca, acconsentiva [...] Catalina Marron, morta nel frattempo, assegnava a sua figlia naturale Maria, di tre anni, ospitata nel monastero di S. Liandre di Siviglia, la somma di 100.000 maravedís, nel caso in cui volesse farsi suora, e, nel caso in cui volesse maritarsi, la ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] tentativo di prevenire esiti a lei infausti spinse E. a stipulare un trattato direttamente con la odiata Inghilterra (Siviglia, 9 nov. 1729), costringendo la Francia ad entrarvi come garante: al figlio Carlo era finalmente assicurata la successione ...
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DORIA, Iacopo (Giacomo)
Giovanni Nuti
Nacque verso il 1233 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia.
Nelle pagine conclusive dei suoi Annali, redatte nel 1293, il D. afferma di aver compiuto sessant'anni. [...] la storia e le antichità cittadine.
Se le sue letture non differiscono da quelle usuali nel Medioevo (da Isidoro di Siviglia a Solino a Gregorio Magno a Paolo Diacono) e non dimostrano gusti particolari, l'orizzonte culturale del D., tuttavia, non ...
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GIUSTINIAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio, nacque a Venezia il 24 ag. 1611.
Questi due rami della casata avevano una comune [...] che erano ormai saldamente inseriti nei traffici mediterranei, dai terminals carovanieri del Levante siriaco a Cadice e Siviglia, ove potevano operare con la connivenza di funzionari corrotti e la copertura degli stessi feudatari spagnoli che ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...