(serbocroato Rab) Isola della Dalmazia (93,6 km2 con 9500 ab. circa nel 2007); dista dalla costa croata 1,8 km (Canale della Morlacca). Ha forma allungata e direzione generale da NO a SE. Costituita in [...] . L’insediamento è sparso.
Il capoluogo, Arbe, fu colonia romana nella provincia illirica; passata ai bizantini poi agli slavi, nel 1000 fu annessa a Venezia, cui rimase, pur conservando una certa autonomia sino alla caduta della Repubblica (1797 ...
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Grecista (Oakland, California, 1902 - Los Angeles 1935), prof. nella Harvard University dal 1929 alla morte. Contribuì al rinnovamento degli studî omerici con L'épithète traditionnelle dans Homère: essai [...] 1928) orientò l'interesse di P. verso le possibili analogie tra i modi della diffusione della poesia epica orale presso gli Slavi meridionali e il processo di formazione dei poemi omerici. Gli scritti minori di P. sono stati raccolti in The making of ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] d'insieme, raccolte o riviste che concernono gli studî dell'Oriente cristiano fanno larga parte agli studî bizantini e anche slavi.
Le principali culture e letterature dell'Oriente cristiano, nel senso in cui esso è qui inteso, sono dunque l'aramaica ...
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Città della Germania (236.902 ab. nel 2007), capitale dello Schleswig-Holstein, all’estremità meridionale di un’insenatura del Mar Baltico (Baia di K., Kieler Förde), dove sfocia l’Eider. Attivo porto, [...] vela di tutta la Germania.
La città fu fondata nell’11° sec. come colonia germanica (civitas Holsatorum); distrutta dagli Slavi e ricostruita da Adolfo IV conte dell’Holstein. Dopo un periodo di decadenza, rifiorì quando fu unita alla Danimarca (1773 ...
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GLAGOLITICO o glagolito
Arturo Cronia
Antico alfabeto slavo, inventato dai missionarî salonicensi Cirillo e Metodio, e chiamato così, posteriormente, forse da glagola ("dixit, inquit") che s'incontra [...] la g palatale e un differente valore numerico delle singole lettere. Si è discusso a lungo sulla priorità dei due alfabeti slavi, ma oggi è pacifico che il glagolitico è più antico, perché lo si trova generalmente nei più antichi monumenti paleoslavi ...
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WILKES-BARRÈ (A. T., 130-131)
Piero Landini. Henry Furst
Città dello stato di Pennsylvania (Stati Uniti), capoluogo della Luzerne County, sulla sponda sinistra del fiume Susquehanna; sorge in un distretto [...] , a 73.833 nel 1920, a 86.626 nel 1930 (81% di Bianchi indigeni; 17% di Bianchi nati all'estero, soprattutto slavi e anglosassoni, 1263 Italiani; 1% di elementi di colore). La grande industria impiegava 7553 operai nel 1909, 9408 nel 1919, 8039 nel ...
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TRUBAR (Truber), Primož
Andrea Budal
Scrittore sloveno, nato a Raščica in Carniola nel 1508, morto a Derendingen in Germania il 29 giugno 1586. Studiò a Fiume, a Salisburgo e a Vienna. Fu ordinato sacerdote [...] . I centri principali della sua attività furono Lubiana, Urach, dove aiutò Ungnad a fondare una tipografia per i libri slavi.
Nelle sue opere la lingua del popolo assurse a lingua letteraria. Pubblicò una quindicina di libri e opuscoli sloveni e ...
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NOGAI (Noghai)
Sergio Volkobrun
Celebre khān dell'Orda d'oro, condottiero eminente dei suoi tempi. Prima comandante delle truppe dei khān Batu e Berka, nel 1270 proclamò il suo distacco dall'Orda d'oro [...] la figlia dell'imperatore Michele Paleologo. Affermatosi con le vittorie e le parentele, estese il suo dominio anche sugli Slavi balcanici, nel tempo stesso che conservava immutato il suo dominio sui principi russi, anzi lo estendeva anche su quelli ...
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MAURIZIO
Gian Luca Borghese
– Non sono note le origini di questo magister militum bizantino di stanza nel Ducato di Roma nell’ultimo decennio del VI secolo. Nel 591 M. risulta essere a capo di parte [...] conclusione di una guerra ventennale contro i Persiani, rimaneva comunque sotto la pressione degli Avari e degli Slavi provenienti dal Nord attraverso il Danubio. Si favorì piuttosto l’avvio di una riorganizzazione della difesa delle province ...
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DUPLANCICH, Vincenzo
Sergio Cella
Nacque a Zara (Dalmazia) il 15 ag. 1818, figlio di Antonio e di Antonia Amadeo Fabri, di agiata e cospicua famiglia cittadina. Frequentò le scuole elementari e il liceo, [...] . 169-236; T. Chiarioni, 1861: i diversi contributi alla difesa dell'autonomia dalmata (seguito da V. Duplancich, Della civiltà ital. e slava in Dalmazia), ibid., LVIII (1987), pp. 14-50; L'avventurosa fuga di V. D., a cura di V. Brunelli, ibid., pp ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.