LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] quelle regioni anche la fondazione di monasteri dell'Ordine dei Premostratensi e dei Cistercensi nonché i matrimoni misti tra principi slavi e donne della nobiltà tedesca, il cui seguito di dame e cavalieri favorì la diffusione della lingua e cultura ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingue romanze, dello slavo [...] problema della romanizzazione e delle successive ondate slave nella Penisola Balcanica, con particolare riferimento alla 1915); Slavenstvo i romanstvo na jadranskim otočima ("Elementi slavi e romanzi nelle isole dell'Adriatico", 1950). Numerosissimi ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] (u̯)esi-s, alban. èuhem "mi chiamo" con k velare, che in un cospicuo numero di esempî pare che albanese, lituano e slavo (e già prima il traco-armeno-frigio e l'illirico) abbiano ereditato dal sostrato centum della loro area protostorica; 3. n. pr ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] programma di riforme pubblicato nel 1830 da L. Gaj, che prevedeva l’unificazione di Croati e Sloveni con gli altri popoli slavi attraverso l’adozione di un’unica ortografia e di un’unica lingua letteraria, e che segnò la nascita dell’illirismo. Il ...
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Slavista e filologo croato (Varaždin 1838 - Vienna 1923); dopo aver insegnato nel ginnasio di Zagabria, definì (1866) con F. Rački lo statuto dell'Accademia di Iugoslavia, di cui rimase uno degli esponenti [...] più importanti. Fu poi prof. a Odessa, e indi (1874) a Berlino a coprire la cattedra di filologia slava; nel 1875 fondò l'Archiv für slavische Philologie (1875-1920); passato (1880) a Pietroburgo, nel 1886 successe a F. Miklošić alla cattedra dell' ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] russa è costituita da un gruppo di dialetti che, con i dialetti bielorussi e quelli ucraini, forma il ramo orientale delle lingue slave, all’interno delle quali si caratterizza per gli esiti ere, oro e ele, olo dei nessi originari er, or e el, ol ...
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La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, [...] , l’unità romana e le invasioni barbariche, l’insediamento degli Slavi e dei Bulgari (dal 6° sec. in poi) mutò uno Stato che raggiunse la massima estensione nel 10° secolo. Fra gli Slavi, i Croati nel 7° sec. si assestarono in un organismo statale; ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] , alle raccolte Semiotica e cultura e Tipologia della cultura (1975) di Lotman e Uspenskij e poi La semiotica nei paesi slavi (1979), a cura di C. Prevignano, in cui largo spazio veniva assegnato, oltre che ai problemi teorici, a specifiche analisi ...
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Nomo della Grecia meridionale (4419 km2 con 89.069 ab. nel 2006), nel Peloponneso centrale, che coincide approssimativamente con l’antica regione storica; capoluogo Tripoli. Territorio montuoso (catena [...] di essa entrò nella Lega achea. Conquistata dai Romani, nel sec. 4° d.C. fu percorsa dai Goti e nel 7° invasa dagli Slavi. Nel 1205, con la conquista latina della Morea, l’A., con il nome di Mesarea, tornò a emergere. Nel 1320 Andronico Paleologo ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] affinità con vari dialetti tedeschi medievali. È posteriore e controversa la teoria secondo cui lo y. deriverebbe da una base slava (giudeo-serba), che avrebbe costituito il tramite per lo sviluppo dell’ebraico moderno. Alla metà del 13° sec., quando ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.