Pensatore russo, nato nel 1822, morto nel 1885. Le sue opere principali sono: La Russia e l'Europa (1871) e Il darwinismo (1885), oltre numerosi saggi scientifici e articoli di politica ed economia. Il [...] , trad. di Karl Nátzel, Stoccarda e Berlino 1920.
Bibl.: P.N. Miljukov, Razloženie slavjanofilstva (La dissoluzione dello slavofilismo), in Iz istorii russkoj intelligencii (Dalla storia dell'"intelligenza" russa), Pietroburgo 1902 V. Solov'ev, in ...
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KOLLÁR, Jan
Wolfango GIUSTI
Poeta cèco, nato il 29 luglio 1793 a Mošovce in Slovacchia, morto il 24 gennaio 1852 a Vienna. Studiò a Jena, in seguito divenne pastore protestante a Budapest e negli ultimi [...] Jena dettero probabilmente l'impronta fondamentale al tipo del suo panslavismo, nel quale si riscontrano elementi "slavofili" e romantici, insieme con idee rispecchianti le ideologie umanitarie di un'Aufklärung intesa herderianamente. Innamoratosi in ...
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Pensatore russo (Mosca 1794 - ivi 1856); affrontò nelle sue Lettres sur la philosophie de l'histoire (la prima fu pubblicata, nella versione russa, nel 1836; tre, nell'originale, nel 1862; altre quattro, [...] e l'Occidente. La prima Lettera fruttò a Č. persecuzioni da parte della polizia: dichiarato pazzo, scrisse l'Apologie d'un fou. A Č., la cui influenza sulla cultura russa è stata enorme, si ricollegano tanto gli occidentalisti quanto gli slavofili. ...
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PANSLAVISMO
. Sotto il termine di "panslavismo" si comprendono generalmente movimenti di pensiero assai differenti, sorti in epoche diverse e presso diversi popoli slavi (slavofilia, austroslavismo, [...] ′ev tentò di dare un'interpretazione filosofica a questo movimento; il Dostoevskij s'illuse di gettare un ponte tra gli slavofili e i loro avversarî, gli occidentalisti: in realtà continuò a dibattersi tra la simpatia per il mužik russo "portatore di ...
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UŠAKOV, Simon
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore e incisore russo, nato nel 1626 e morto nel 1686 a Mosca. Fu il più notevole esponente della scuola di pittura moscovita e il più celebre maestro, dopo [...]
Decorò, inoltre, per lo zar, il palazzo Kolomenskoe, il palazzo a faccette e la Camera dorata. Fu soprannominato dagli slavofili il Raffaello dell'arte russa, ma la sua arte, che presenta il compromesso fra la tradizione idealistica di Novgorod e il ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] ’, riconosciuto poi dai simbolisti quale loro predecessore, accanto a quelle di J. Polonskij, di A. Majkov e del poeta e critico slavofilo A. Grigor´ev.
Il teatro conosce una nuova fioritura nella seconda metà del secolo, con il dramma storico di A.K ...
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Occidente
In senso storico e culturale, il termine O. è stato usato per indicare una zona geografica di volta in volta definita in riferimento all’opposto termine Oriente. Dal sec. 16° si designò come [...] un O. liberale e un Oriente assolutista. A ciò si aggiunse la polemica, all’interno della Russia, fra occidentalisti e slavofili (➔ ; ) che ebbe risonanza anche in Europa, dove ci si chiedeva se la Russia dovesse considerarsi come facente parte dell ...
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OSTROVSKIJ, Aleksandr Nikolaevič
Ettore Lo Gatto
Drammaturgo russo, nato a Mosca il 31 marzo (v. s.) 1823, morto a Ščelikov nel governatorato di Kostroma il 2 giugno (v. s.) 1886. Iscrittosi nel 1840 [...] tutto questo periodo O. aveva collaborato alla rivista Moskvitjanin (Il moscovita) che aveva abbastanza stretti legami con i circoli slavofili. Nel 1855 O. lasciò questa rivista per avere una maggiore indipendenza. Il periodo dal 1855 al 1868 fu da ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] , che si trovavano per questo aspetto in sintonia con l'orgoglio 'grande-slavo' o addirittura panslavista dei pur reazionari 'slavofili', si trattava di una differenza strutturale e di una via peculiare che poteva e doveva, tra l'altro, consentire di ...
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Russia, storia della
Francesco Tuccari
Dagli zar al postcomunismo
La Russia ha costituito il nucleo di due grandi formazioni storico-politiche ormai tramontate: l’Impero zarista (fino al 1917) e l’Unione [...] tutta la sua debolezza e, sconfitta, ripiegò su sé stessa. Si aprì allora un ampio dibattito tra occidentalisti e slavofili, cioè tra chi voleva introdurre riforme di stampo occidentale e chi invece si opponeva a questa prospettiva in nome delle ...
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slavofilia
slavofilìa s. f. [comp. di slavo e -filia]. – 1. Simpatia, tendenza favorevole verso la cultura e la civiltà slava. 2. non com. Slavofilismo.
slavofilismo
s. m. [der. di slavofilo]. – Movimento filosofico-culturale, politico e letterario, sorto e sviluppatosi in Russia nel 19° sec.; in contrapp. all’occidentalismo, propugnava una sorta di autoctonismo russo-slavo e rivendicava la...