Federico II (Federigo) di Svevia imperatore
Raoul Manselli
Nato a Iesi, nelle Marche, il 26 dicembre 1194, fu figlio dell'imperatore Enrico VI di Hohenstaufen e di Costanza di Altavilla, figlia postuma [...] segnor, che fu d'onor sì degno (If XIII 75) e da Piccarda come il terzo [vento] e l'ultima possanza della casa di Soave (Pd III 120). In VE I XII, viene presentato in termini di esaltazione addirittura inconsueti per l'Alighieri: F. e il suo figliolo ...
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andare
Freya Anceschi
. Lo ‛ spettro d'azione ' dantesco del verbo è esaurientemente documentato, per quanto riguarda la lingua antica, dalle sue 600 occorrenze, ricche di valori semantici e varie nelle [...] messi in contrapposizione, come in Cv IV XV 7 e in Pg IV 90, 92 e 93 Però, quand'ella [la montagna] ti parrà soave / tanto, che sù andar ti fìa leggero / com'a seconda giù andar per nave. In combinazione con davante, dinanzi, innanzi (sia avverbi che ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] Vita Nuova e delle Rime, v. P. Boyde, Dante's Style, pp. 91-104; v. pure RIMA): le liriche dolci e soavi, con rime piane, poco vistose, di parole consuete, di solito costituite da parole terminanti con due vocali comprendenti una sola consonante ...
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SEREGO, da
Gian Maria Varanini
SEREGO (Sarego, de Seratico, de Saratico), da. – Famiglia che prese il nome dal castello e villaggio di Sarego, ubicato nel territorio vicentino ai margini occidentali [...] (ibid., p. 601), evidentemente in difficoltà economiche. Nel 1381 suo fratello Simone da Serego «habitat in Suape» (Soave, al confine veronese/vicentino). Conseguenza del consolidamento economico di questo ramo dei da Serego fu infine la richiesta di ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] si mostrava sì gentile e sì piena di tutti li piaceri, che quelli che la miravano comprendeano in loro una dolcezza onesta e soave, con il relativo sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare), ripreso e commentato in VIII 5 (due volte), 6 e 8, XV 2 ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] della voce di Republica" e dove esalta la libertà, come "una delle più nobili prerogative dell'huomo; e un cibo tanto soave e di così perfetta sostanza, che col solamente odorarlo, ha facoltà di nutrire" (Partenope liberata, p. 205). Dando un più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leonardo Bruni
Concetta Bianca
La traduzione latina degli Oeconomica attribuiti ad Aristotele, compiuta da Leonardo Bruni nel 1420-21, ha avuto una larghissima diffusione e fortuna, tanto da costituire [...] -bene e non tralasciava di ricordare di aver fatto dono di questa sua fatica versoria a un amico «dotto e soave»: il richiamo così esplicito a Cosimo de’ Medici doveva probabilmente costituire una sorta di garanzia, al riparo da critiche benevole ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] (caramelle, cuffiette, giocattoli, prugne) quanto la ricercatissima tmesi «viso di mite circonfuso alba lunar», nel seguente brano:
O soave fanciulla, o dolce viso
di mite circonfuso alba lunar,
in te, vivo ravviso
il sogno ch’io vorrei sempre sognar ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] donne è qui, difatti, essenzialmente estetico-visivo: un desiderio di dimenticarsi in quell'armonia di linee e di rilievi, in quella soave varietà di pose; e come, a tratti, la sua sensualità tende a farsi erotica, o il sentimento a intenerirsi, ecco ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] il toponimo Zevio (Verona) e altri sparsi dal Veneto al Piemonte. L’etnico Suavi, o Svevi, è riflesso nel toponimo Soave (Verona), già attestato nell’874; un uguale toponimo è frazione di Porta nel Mantovano. Nel nome di luogo Tivoli presso San ...
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soave1
soave1 (ant. süave) agg. [lat. suavis, della stessa radice di suadere «persuadere»]. – 1. Che dà ai varî sensi e all’animo un’impressione di dolcezza delicata e gentile: sapore, profumo s.; Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi Di...
soave2
soave2 (propr. Soave) s. m. – Vino bianco prodotto nella zona collinare del comune di Soave (da cui prende il nome) e del vicino comune di Monteforte d’Alpone, in prov. di Verona, con uve dei vitigni garganega e trebbiano di Soave:...