Nardo di Cione
Isa Barsali Belli
Fiorentino, fratello maggiore di Andrea Orcagna, morì nel 1366. Intorno al 1357 nella cappella Strozzi di S. Maria Novella a Firenze dipinse a fresco il Giudizio (parete [...] testa concordano con la tradizionale iconografia del poeta.
Mentre le figure dei beati frammezzati da angeli nel soave e aggraziato Paradiso si sovrappongono meccanicamente in ranghi serrati, senza corrispondenza con l'ordinamento dantesco, l'Inferno ...
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SALTARELLO
Luigi COLACICCHI
. Nome dato nel sec. XVI a una danza rapida in tempo 6/8 o 3/8 che seguiva generalmente la pavana o altra danza in tempo pari. Nel Tabulaturbuch di Bernhard Schmidt (Strasburgo [...] intitolato "saltarella". Così nel secondo libro di F. Caroso da Sermoneta, Nobiltà di dame (Venezia 1600), il balletto Laura Soave contiene un saltarello di 48 battute.
Nei tempi moderni il saltarello indica una danza della Campagna romana in genere ...
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diporre [dipuose, pass. rem. III singol.]
Bruno Basile
Il verbo appare in tutte le opere di D., con esclusione della Vita Nuova (mai attestata in D. la forma rilatinizzata ‛ deporre '). Il senso proprio [...] ", " mettere da parte ": Rime LX 13 la mia mente il mio penser dipone; Cv IV Le dolci rime 10 diporrò giù lo mio soave stile, passo chiosato da D. stesso in IV II 11 ‛ diporroe ', cioè lascierò stare, ‛ lo mio stilo ', e Pg XI 135 liberamente nel ...
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STIL NOVO
Salvatore Battaglia
. La designazione di Stil novo e Dolce stil novo risale a Dante (Purgat., XXIV, 57), che così si compiacque di chiamare la lirica della sua giovinezza, quella a cui aveva [...] triplice distinzione: comico o umile (stile popolare, familiare, empirico), elegiaco o amoroso (ch'era appunto lo stile dolce o soave: "lo mio soave stile, ch'i' ho tenuto nel trattar d'amore", nella canzone Le dolci rime d'amor ch'i' solia, Convivio ...
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GARGANEGA
Giovanni Dalmasso
. Sotto questo nome si conoscono diversi vitigni, tutti però aventi alcune caratteristiche comuni, sì da farli ritenere come sotto-varietà d'un unico vitigno dell'Italia [...] epoca). È una buona varietà da vino e anche da tavola. Sui colli Euganei e sui colli veronesi (soprattutto di Soave e Monteforte) la garganega di preferenza viene vinificata, e se ne ottengono delicati vini bianchi secchi; molto pregiati specialmente ...
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BONUZZI, Antonio
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Nacque a Verona il 18 dic. 1833 da Pietro e Anna Begali. Sacerdote, studiò, quasi senza l'aiuto di maestri, pianoforte, organo e composizione.
Negli anni precedenti la fondazione [...] Verona e nella provincia veronese (a Cerna, a Castelnuovo, a Soave, a San Giorgio, ecc.) e sostenuto dal propugnatore e e nel settembre 1889 alle adunanze di musica sacra a Soave, dove venne eletto un comitato, precursore della futura commissione ...
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tintinno
Andrea Mariani
Il sostantivo tintinno (Pd XIV 119) è da ricollegarsi al latino tinnitus (più tardi tintinitus), per cui cfr. Virgilio Georg. IV 64 " tinnitusque cie et Matris quate cymbala [...] " suono musicale percepito di per sé, pur non affermando distintamente le note " (Del Lungo), e perciò paragonato alla melodia soave delle anime nel cielo di Marte, che sfugge alla piena comprensione di D. stesso.
Questo termine non sembra del tutto ...
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Nato a Melilli (Siracusa) il 6 febbraio 1843, prese parte ai rivolgimenti del'60 a Siracusa, fece gli studî a Napoli, interrotti dal servizio militare e dalla caccia ai briganti di Calabria. Un libro di [...] luglio 1913. Nei versi giovanili e nel poemetto lirico autobiografico Un'anima (1872), il C. è un poeta idillico e soave, d'affetti teneri e gentili. Ma negli Eroi della soffitta (1880), egli divenne il ribelle cantore degli spostati, dei "refrattarî ...
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NETSCHER, Caspar
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Heidelberg nel 1639, morto il 15 gennaio 1684 a L'Aia. Bambino fu portato in Olanda. Intorno al 1654 fu scolaro di G. Terborch a Deventer; poi già nel [...] , visitava l'Olanda. ll N. si distingue per una tecnica accuratissima e per un colorito armonioso, poco personale, ma sempre soave e piacevole. Il difetto del maestro è proprio la sua perfezione troppo palese: le sue numerose opere peccano per una ...
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JONGKIND, Johan Barthold
G. I. Hoogewerff
Pittore e incisore, nato a Lattrop (Olanda) il 3 giugno 1819, morto a la Côte-Saint-André il 9 febbraio 1891. Allievo di A. Schelfhout, all'Accademia dell'Aia, [...] Côte-Saint-André presso Grenoble. Anima sensibilissima, maniaco turbatissimo, sa esprimersi nei suoi paesaggi con serena e soave dolcezza e raggiunge, con semplicità spontanea e ingenua, i più commoventi effetti. Impressionista d'impronta del tutto ...
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soave1
soave1 (ant. süave) agg. [lat. suavis, della stessa radice di suadere «persuadere»]. – 1. Che dà ai varî sensi e all’animo un’impressione di dolcezza delicata e gentile: sapore, profumo s.; Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi Di...
soave2
soave2 (propr. Soave) s. m. – Vino bianco prodotto nella zona collinare del comune di Soave (da cui prende il nome) e del vicino comune di Monteforte d’Alpone, in prov. di Verona, con uve dei vitigni garganega e trebbiano di Soave:...