Partito socialdemocratico tedesco
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands, SPD) Partito politico tedesco. Già nel 1863, sotto l’impulso di F. Lassalle, si era costituita l’Associazione generale degli [...] anche in Germania, tra le macerie dell’impero, un’ala del movimento operaio favorevole alla via rivoluzionaria. I socialdemocratici intanto diventavano egemoni nella Repubblica di Weimar: era stato proprio uno dei leader della SPD, P. Scheidemann, a ...
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GIAPPONE
Keiichi Takeuchi
Livio Tornetta
Paolo Beonio Brocchieri
Maria Teresa Orsi
Masaaki Iseki
Vittorio Franchetti Pardo
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, p. 1; App. I, p. 668; II, I, p. [...] un fatto nuovo nel panorama fiscale nipponico.
Si aprirono, nello stesso lasso di tempo, contatti tra socialisti e socialdemocratici per un'eventuale unificazione. Nell'autunno 1987, la lotta per la successione venne, per così dire, arbitrata da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parte integrante della Danimarca fino al 1944, l’Islanda esce traumaticamente dal [...] , per un deciso calo delle esportazioni del pesce, entra in crisi una coalizione formata da conservatori e da socialdemocratici. Una reazione si verifica nel 1971, quando un nuovo governo, una singolare coalizione che vede i liberali progressisti ...
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riforme e riformismo
Massimo L. Salvadori
La via pacifica al cambiamento e allo sviluppo sociale
Le riforme sono provvedimenti legislativi presi dalle classi dirigenti e dai governi al fine di introdurre [...] la Seconda guerra mondiale il Welfare State trovò le sue maggiori attuazioni per opera dei governi laburisti e socialdemocratici in Gran Bretagna, Svezia e Germania federale.
Il Welfare ha avuto come presupposti un crescente intervento dello Stato ...
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destra, sinistra e centro
Giovanni Borgognone
I punti cardinali della politica
Fu la Rivoluzione francese a introdurre la distinzione tra quelli che sono diventati i tre punti di riferimento convenzionali [...] , ma venne riferito, talvolta, anche ai liberali progressisti. Nella Germania del primo dopoguerra il corrispondente Linke indicava socialdemocratici e comunisti. In America Left era adoperato per la sinistra socialista.
Anche il quadro della destra ...
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Partito liberale (Liberal party)
Partito liberale
(Liberal party) Partito politico del Regno Unito. Erede del partito whig, che dopo la riforma elettorale del 1832 vide affluire al suo interno elementi [...] a riguadagnare consensi, giungendo al 13% dei voti, e alle elezioni del 1981, allorché esso si alleò col piccolo Partito socialdemocratico, addirittura al 25% (conquistando però pochi seggi per via del sistema elettorale). Nel 1988 l’alleanza coi ...
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Stato della Penisola Balcanica; confina a N con la Serbia, a O con l’Albania, a S con la Grecia, a E con la Bulgaria. La denominazione ufficiale di Repubblica della Macedonia del Nord è stata assunta nel [...] ha ottenuto 51 seggi, e il SDSM (49 seggi), ma il rifiuto del presidente Ivanov di assegnare il mandato ai socialdemocratici dopo il fallimento delle negoziazioni della destra ha di fatto prodotto nel Paese una situazione di stallo politico, con l ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] per lo più in rapporto di interdipendenza con movimenti sindacali unitari. In effetti, governi sostenuti da partiti socialdemocratici sono stati i protagonisti massimi di quel ruolo attivo dello Stato nelle relazioni industriali che ha facilitato lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Novecento è ancora un impero che combatte al suo interno i movimenti [...] parte della repubblica, per la ferma opposizione dei nuovi Stati. Le prime elezioni dopo la guerra sono vinte dai socialdemocratici, la cui linea politica si ispira alle dottrine dell’austro-marxismo teorizzate da Otto Bauer e Max Adler, di tendenza ...
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HITLER, Adolf
Uomo politico tedesco, nato il 20 aprile 1889 a Braunau sull'Inn nell'Alta Austria. Figlio di un doganiere austriaco, frequentò fino alla morte di lui la scuola tecnica del capoluogo, Linz, [...] 'esito a lui e al suo partito grandemente favorevole delle elezioni al Reichstag del 5 marzo 1933 (nazionalsocialisti 288 seggi; socialdemocratici 120; comunisti 81; centro cattolico 73; fronte nero-bianco-rosso 52). L'organo principale del H. è il ...
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socialdemocratico
socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma la priorità delle forme di lotta...