santorino
s. m. (iron.) Sostenitore di Michele Santoro, suo collaboratore.
• La vecchia Raitre vorrebbe imbarcare Michele Santoro, provvisoriamente su un vascello leghista. Per questo la corazzata pare [...] divisa in due: i floriscultori contro i santorini fair-haired, i socialdemocratici contro i leninisti, tutto il potere alle discussioni contro tutto il potere ai soviet. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 21 settembre 2006, p. 59, Spettacoli) • ...
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Uomo politico italiano (Milano 1934 - Hammamet, Tunisia, 2000). Dirigente della gioventù socialista, membro del comitato centrale del PSI dal 1957 ed esponente della corrente autonomista, entrò nella direzione [...] nel 1965 e fu tra i promotori dell'unificazione tra PSI e socialdemocratici. Deputato dal 1969, vicesegretario del PSI dal 1970, nel luglio 1976 ne fu eletto segretario nazionale. Perseguì una linea rivolta al rafforzamento del ruolo autonomo del PSI ...
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Uomo politico bulgaro (Pazardjik 1882 - Sofia 1969); dopo aver contribuito alla caduta di A. Stambolijski, fu al governo (1926-28) come ministro del Commercio; aderì poi al movimento politico militarista [...] (1934-35). Caduto, passò all'opposizione e nel corso della seconda guerra mondiale, insieme ai contadini, ai socialdemocratici e ai comunisti, costituì il Fronte patriottico (Otečestven Front). Dopo l'armistizio, formò un primo gabinetto (1943 ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] operaio e socialista. Sulla soluzione di questo problema influirono, in particolare, tre eventi: la nascita del Partito socialdemocratico tedesco, la Prima Internazionale e la Comune di Parigi. La Prima Internazionale segnò l’incontro fra il marxismo ...
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Uomo politico tedesco (Ebingen, Württemberg, 1904 - Tubinga 1988). Deputato dal 1949 dell'Unione democratica cristiana al Bundestag, si distinse per i suoi interventi a favore della politica estera di [...] politica estera mantenne saldi i legami con la NATO. In seguito alle elezioni del settembre 1969 fu sostituito dal socialdemocratico W. Brandt come cancelliere federale. Nell'ottobre 1971 gli successe R. Barzel alla presidenza dell'Unione democratica ...
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di Beda Romano
I programmi di coalizione in Germania hanno il merito di essere chiari. Non mancano le ambiguità costruttive, come le chiamano i banchieri centrali: frasi che permettono – se necessario [...] – di rivedere le proprie posizioni e aggiustare il tiro. Eppure le quasi duecento pagine preparate dai socialdemocratici e dai cristiano-democratici in due mesi di trattative in vista della formazione di un nuovo governo di grande coalizione – il ...
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Uomo politico tedesco (Gross-Strehlitz, Alta Slesia, 1916 - Bonn 1998). Tra i fondatori (1946) della Freie Demokratische Partei, deputato dal 1949, ne divenne capogruppo al Bundestag (1957-63) e presidente [...] sostenendo l'alleanza tra liberali e cristiano-sociali. Fu vicecancelliere e ministro degli Affari pantedeschi (1963-66). Contrario all'alleanza con i socialdemocratici, passò alle fila cristiano-sociali e fu ancora deputato al Bundestag (1970-80). ...
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Uomo politico romeno (n. Bucarest 1972). Ultimati gli studi in Legge presso l’Università di Bucarest (1995), ha lavorato come procuratore anti-corruzione, frode e riciclaggio (1995-2001) per poi intraprendere [...] dopo pochi mesi è entrato a far parte del Consiglio nazionale del partito ed è stato nominato presidente dei giovani socialdemocratici (incarico mantenuto per quattro anni). Eletto deputato per la regione di Gorj (2004), nel 2006 è stato scelto come ...
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Uomo politico (Vienna 1869 - ivi 1950); deputato socialdemocratico dal 1901, fu (ott. 1918 - febbr. 1919) uno dei presidenti dell'Assemblea nazionale e poi (febbr. 1919 - dic. 1920) presidente dell'Assemblea [...] , dal 1923 fu borgomastro di Vienna, carica che mantenne fino allo scoppio dei moti socialdemocratici del febbr. 1934, quando venne dimesso da E. Dollfuss. Internato in campo di concentramento dopo l'attentato a Hitler del 20 luglio 1944 ...
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Uomo politico (Wellendingen, Baden, 1852 - Friburgo in Brisgovia 1926); membro del Centro cattolico, fu (1885-87; 1901-13) deputato alla seconda Camera badese. Entrato nel Reichstag nel 1903, ne divenne [...] di Weimar. Cancelliere del Reich (1920), fece parte dell'ala sinistra del Centro e mantenne buoni rapporti con i socialdemocratici. Partecipò alle conferenze di Spa (1920) e di Londra (1921). Non avendo potuto risolvere la questione delle riparazioni ...
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socialdemocratico
socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma la priorità delle forme di lotta...