(A. T., 166-167).
Sommario. - Geografia: Generalità (p. 387); Storia dell'esplorazione (p. 388); Geologia (p. 393); Morfologia (p. 394); Clima (p. 399); Idrografia (p. 401); Flora (p. 404); Fauna (p. 406); [...] a quello imperiale britannico.
L'intervenzionismo statale nel campo economico, sino ad arrivare a una specie disocialismodistato, o l'individualismo quale fine; il centralismo o il federalismo come mezzo costituzionale, erano (per concludere ...
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Con questa espressione s'indica un'economia il cui principio unitario non consista nell'incontro naturale delle iniziative dei singoli, bensì nel coordinamento delle iniziative singole secondo un piano [...] così il problema dell'intervento statale e del sistema economico detto del socialismodistato. Capitalismo, sì, e conseguente iniziativa e programma privati, ma azione dello stato a difesa della produzione. I soggetti del sistema economico diventano ...
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MESSICO
Anna Maria RATTI
Carlo DE ANGELIS
Pino FORTINI
. La Repubblica messicana (XXII, p. 958). - Con l'assunzione alla presidenza della repubblica, il 30 novembre 1934, del generale Lázaro Cárdenas [...] .
Negli altri settori dell'economia il governo di Cárdenas favorisce la formazione di un socialismodistato. Esso ha creato a questo fine le necessarie basi legislative.
Ad esempio, è stata radicalmente mutata la legge sulle espropriazioni che ...
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HÉBERT, Jacques-René
Alberto Maria Ghisalberti
Rivoluzionario francese, nato ad Alençon il 15 novembre 1757, giustiziato a Parigi nel 1794.
Ebbe una giovinezza burrascosa; scoppiata la rivoluzione l'H., [...] . Avverso al lusso, sebbene egli vivesse confortevolmente, alla corruzione, alle disparità sociali, ai preti e alla nuova plutocrazia delineava un programma disocialismodistato e affermava che la prima proprietà è l'esistenza. Una comune autonoma ...
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. Sigla, dalle iniziali della denominazione spagnola, della Alianza Popular Revolucionaria Americana, movimento politico, fondato da V. R. Haya de la Torre (v.), a Parigi, il 7 maggio 1924, come movimento [...] politica dell'America latina sono punti programmatici ora abbandonati. Restano quelli della redenzione economica e sociale degli indigeni, e del progressivo socialismodistato. Ha seguaci anche tra gl'intellettuali come C. Alegría; e l'indiscusso e ...
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Uomo politico tedesco, nato il 16 luglio 1849 a Duderstadt, nel Hannover. Andato a Brema, entrò nella carriera giuridica, nel 1879 fu designato a rappresentare le città anseatiche nella commissione del [...] altre opere riguardanti materie economiche, scendendo in campo a difesa delle dottrine liberiste per combattere il socialismodistato, fra le quali sono da annoverare: Der sozialistische Zukunftsstaat (ripubblicato col titolo Die Sozialdemokratische ...
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Statistico, nato a Dresda il 26 marzo 1821, morto a Oberlössnitz-Radebeul l'8 dicembre 1896. Si laureò in ingegneria. Nel 1850, istituitosi nella sua città natale l'ufficio di statistica sassone, fu chiamato [...] e portò l'ufficio statistico di Berlino a un grado di efficienza e di prestigio non prima raggiunti. Nel 1882 si ritirò allegando motivi di salute. In realtà l'E., avverso al protezionismo e al socialismodistato, non poteva utilmente collaborare ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] della polis greca o degli Stati della Magna Grecia governati dai Pitagorici non è possibile parlare, nonostante l’elaborazione nel campo dottrinale di programmi comunistici.
Accanto ai motivi politico-sociali, esigenze prevalentemente religiose e ...
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Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica [...] al 501 o al 498 a.C. e il primo dittatore sarebbe stato Tito Larcio o Manio Valerio. L’origine della d. va connessa di transizione al socialismo sotto la direzione del Partito comunista); le d. fasciste nell’Italia di B. Mussolini e nella Germania di ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] arabo, l'alleanza tra religione e nazionalismo è stata invece quasi ovunque perfetta, pur rimanendo a quest' della classificazione marxista rispetto al Medioevo occidentale. Di fatto, gli odierni partiti socialisti in terra d'Islàm (come il Ba‛ ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...