Alberto Massera
Abstract
L’analisi verte sulla complessa e variegata esperienza dello “Stato imprenditore” in Italia, non senza riferimenti alla dimensione comparativa, e sulle prospettive di operatività [...] of Economic and Social Affairs, Public Enterprises: Unresolved Challenges and New Opportunities, New York, 2008, Urbano, G., Le regole comunitarie sulle società pubbliche: tutela della concorrenza, golden share e aiuti distato, in www.giustamm ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] lasciavano intatte le disposizioni di diritto privato perché stavano al di fuori di esso. Le leggi sociali sarebbero quindi della stessa natura delle leggi emanate per ragioni di ordine pubblico: prevedevano una sorta distatodi eccezione.
In buona ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] volta, abbiamo nell’ordinamento giuridico una norma che condanna l’ordine sociale esistente e impone allo Statodi correggerlo», ivi, p. 212; sul ruolo di Massimo Severo Giannini si veda Cassese, S., L’eguaglianza sostanziale nella Costituzione ...
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Mercato planetario e diritto
Giovanni Iudica
Rivoluzione tecnologica e globalizzazione
In queste pagine si vuole cercare di chiarire quale sia il diritto della globalizzazione, quale sia il rapporto [...] meno fortunati o le classi lavoratrici o i gruppi sociali subalterni, si pongono ancora il traguardo di conquistare, attraverso i meccanismi della democrazia, posizioni di potere all’interno dello Stato. Un traguardo che appare in buona misura fuori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] Scarpelli, una presa di posizione a favore di una particolare tecnica di formazione di espressione della volontà politica, propria di uno stato moderno, che vuole realizzare il controllo sociale mediante una produzione regolata di norme generali ed ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] cristiana che però supera la vecchia religione dogmatica incapace di promuovere un vero progresso sociale: una visione sociale dello Stato quale insieme di organizzazioni libere e autorganizzantesi. Il M. fa proprio un tassello del ragionamento ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] generatori del socialismo e del comunismo (Macerata 1857) e la stessa idea di quella traduzione, nata da un intento politico di confutazione, stavano perfettamente nel clima di irreparabile oscurantismo dominante in quegli anni nello Stato pontificio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] ; è partecipe con altri giuristi (si pensi al Santi Romano de Lo Stato moderno e la sua crisi, del 1909) della lettura positiva dei nuovi fenomeni di aggregazione sociale. Tuttavia, come per Romano, anche in Vivante il fiorire delle diverse forme ...
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CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] 2, 1913.
Nel 1915, con la nomina a consigliere diStato, lasciò il ministero della Pubblica Istruzione. La nomina fu vista, soprattutto negli ambienti socialisti, come una sorta di siluramento compiuto da Salandra verso un esponente significativo del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] le dinamiche economiche e i rapporti socialidi produzione. Il riferimento alle «classi» sarebbe stato un paradigma ricorrente nelle opere di Salvioli, così come l’attenzione ai «modi di produzione» e ai «rapporti sociali che ne derivano», alle fasi ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...