Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] dell'uomo e della sua dignità. Non mancava un'attenzione nuova nei confronti dello Stato, che doveva farsi carico dei problemi sociali e assumersi il compito di rimuovere per tempo le cause del conflitto tra operai e padroni; in sostanza, emergeva ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] visione corrispondeva il progetto di una "democrazia progressiva", cioè di uno Stato democratico avanzato basato sul riconoscimento non solo delle libertà e dei diritti politici, ma anche dei diritti sociali, della proprietà pubblica e cooperativa ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere distato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] nel potere, i cattolici rivendicavano una presenza non più marginale nello stato, mentre alcuni settori politici e intellettuali ipotizzavano un'organizzazione socialedi tipo corporativo e si diffondeva il movimento nazionalista. G. si rivolse ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo distato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] sull'apparato del partito e dello stato. Dopo la morte di Lenin, S. intraprese un'accanita lotta contro Trockij; base ideologica del contrasto fu la contrapposizione fra la teoria staliniana del "socialismo in un solo paese", incentrata sull ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] gradualmente con la formazione dello Stato russo (14°-15° sec.), lasciando il posto a veri e propri canti popolari, più radicati nelle vicende politiche e nelle aspirazioni sociali.
Immenso è il patrimonio di canti popolari. Fra essi emergono ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e statista russo V. I. Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorki, Mosca, 1924). Figlio di un ispettore scolastico, la sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, [...] e che gli valse più volte l'accusa di giacobinismo), del processo rivoluzionario (che contraddiceva i tratti deterministici presenti nel marxismo della Seconda Internazionale), dello statosocialista e della dittatura del proletariato, nonché l ...
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Economista e storico (Heilbronn 1838 - Bad Harzburg 1917), prof. nelle univ. di Halle (1864-72), Strasburgo (1872-82) e Berlino (1882-1913), membro del Consiglio distato (1884) e della Camera dei Signori [...] gradualmente una miglior giustizia distributiva, l'intervento dello stato, tanto che al suo gruppo, dopo il congresso di Eisenback (1872), fu dato il nome disocialismo della cattedra. In realtà fu però sempre contrario al programma del partito ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] leader operaio I. Lula da Silva; in Cile l’elezione a presidente nel 2000 del socialista R. Lagos e di M. Bachelet nel 2006, prima donna capo diStato in quel paese).
Si costituisce nel 2004 la Comunità delle nazioni del Sudamerica (CSN), comunità ...
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(fr. Louvain; fiamm. Leuven) Città del Belgio centrale (92.704 ab. nel 2008), capoluogo della prov. del Brabante Fiammingo, sul fiume Dyle, 22 km a E di Bruxelles. Centro culturale e commerciale circondato [...] diStato (1816-30), tornò a essere università cattolica dal 1835. Dal 1970 è stata divisa in due università autonome, una di anche una corrente di pensiero economico-sociale d’ispirazione cattolica che, in opposizione al socialismo e al liberalismo, ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Bercy, Parigi, 1797 - Parigi 1871). Seguace di C.-H. Saint-Simon, collaborò (dal 1824) a Le Globe e nel 1841 fu uno dei fondatori della Revue indépendante; precorse [...] ) usò il termine socialismo. Prese parte alla rivoluzione di febbraio del 1848, fu membro della Costituente e della Legislativa. Inclinò più tardi verso un misticismo d'ispirazione tra pitagorica e buddista. Dopo il colpo distato del 1851 si rifugiò ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...