socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] Germania una polemica dottrinaria contro il liberalismo e le dure conseguenze etico-socialidi esso, ponendo tra i doveri propri dello Stato moderno l’attuazione di una politica sociale a favore dei ceti meno abbienti. Nonostante il suo significato ...
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Uomo distato messicano (Jiquilpán, Michoacán, 1895 - Città di Messico 1970); tipografo, in gioventù combatté nei movimenti rivoluzionarî (1913-23). Governatore dello statodi Michoacán (1928-32), presidente [...] e Marina (1933), come presidente della nazione (1934-40) pose termine alla corruzione dei regimi precedenti e continuò la politica di riforme tendendo a un socialismodistato. La questione dei petrolî lo portò a una tensione con l'Inghilterra e gli ...
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Nell’accezione comune, sistema economico in cui il capitale è di proprietà privata (sinonimo di ‘economia d’iniziativa privata’ o ‘economia di libero mercato’). Nell’accezione originaria, formulata con [...] o sull’affermarsi delle imprese multinazionali. Con l’espressione c. diStato è stato talvolta designato, in modo improprio, il sistema economico più correttamente detto socialismodiStato, che poggia sull’intervento pubblico e può arrivare a ...
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Economista e uomo politico tedesco (Greifswald 1805 - Jagetzow, Pomerania, 1875). Benché dal punto di vista teorico possa considerarsi con K. Marx e K. G. Winckelblech uno dei principali rappresentanti [...] , venne a trovarsi a capo di quel movimento che mirava alla soluzione delle questioni sociali per vie legali, al di fuori di ogni azione politica, e fu insieme con F. Lassalle ispiratore del socialismodistato.
Vita e attività
Nell'amministrazione ...
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Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica [...] al 501 o al 498 a.C. e il primo dittatore sarebbe stato Tito Larcio o Manio Valerio. L’origine della d. va connessa di transizione al socialismo sotto la direzione del Partito comunista); le d. fasciste nell’Italia di B. Mussolini e nella Germania di ...
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Movimento comunista internazionale. - Lo scioglimento dell'Ufficio d'informazione (noto in Occidente sotto il nome di Cominform), nell'aprile 1956, fu giustificato con la situazione mondiale maturata negli [...] in seno al Comecon suscitò, nel 1964, la polemica con i romeni, decisi a mantenere un aspetto essenziale della sovranità di uno statosocialista, come la direzione pianificata dell'economia nazionale; mentre l'esperimento cecoslovacco, nello spirito ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] Volpe non ha esitazioni: Marx è il Galilei del mondo storico-sociale. La sua analisi materialistico-storica ha esteso la logica della dove pure la dottrina conserva il carattere di filosofia ufficiale distato, affiorano, anche se spesso ai limiti ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] arabo, l'alleanza tra religione e nazionalismo è stata invece quasi ovunque perfetta, pur rimanendo a quest' della classificazione marxista rispetto al Medioevo occidentale. Di fatto, gli odierni partiti socialisti in terra d'Islàm (come il Ba‛ ...
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Pakistan
Stato dell’Asia meridionale, sorto nel 1947 dalla dissoluzione del dominio britannico nel subcontinente indiano. Le ragioni che portarono alla sua nascita hanno radici remote. Prima della conquista [...] nucleare che avrebbe fatto del P. una potenza atomica, imprimendo alla politica interna una svolta nel senso del socialismodiStato. Bhutto cedette infine all’ascesa dei partiti religiosi, che condusse al potere (1977) il generale M. Zia-ul ...
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Uomo politico tedesco (Giessen, Assia, 1826 - Charlottenburg 1900). Partecipò alle rivoluzioni del 1848-49 a Parigi e nel Baden. Costretto all'esilio a Londra (1850) entrò in contatto con K. Marx e F. [...] a Lipsia, collaborando strettamente con A. Bebel per superare l'impostazione "paternalistica", favorevole a una sorta disocialismodistato, che era statadi opposizione interna a Lassalle. Nacque così nel 1869 la Sozialdemokratische Arbeiterpartei ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
socialista
s. m. e f. e agg. [der. di socialismo, sul modello del fr. socialiste] (pl. m. -i). – Chi professa il socialismo, chi è iscritto a un partito socialista. Come agg., del socialismo, dei socialisti (più com. di socialistico): la teoria,...