I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] cattolico. Movimento cattolico e lotta di classe nell’Italia liberale, Roma 1977, tab. XXIII, p. 443).
38 cit., pp. 80-81.
53 Cfr. ibidem, p. 21.
54 S. Paronetto, La giustizia sociale, in V. Saba, Il “Patto di Roma”, cit., p. 58.
55 V. Saba, Il ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] Alfonso XIII nel 1875, aveva guardato con simpatia ai governi liberali moderati. Leone XIII due volte, nel 1882 e nel 1890 Tedeschi), in Austria con la politica del partito cristiano sociale del Lueger fortemente antisemita, in Russia e in Polonia ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] I. Quello a cui non sembrava poter reggere il giovane Stato italiano era l’avanzata del socialismo. Davanti a un tale fenomeno i liberali compresero che era necessario chiamare a raccolta le forze ‘sane’ della nazione e invocarono l’intervento ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] aiuti che gli venivano dai liberali moderati. Entrambi, tuttavia, non si curarono di fondare leghe contadine, sindacati bianchi, cooperative, che rappresentavano invece l’immancabile attrezzatura del movimento cattolico-sociale dell’età di Leone XIII ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] la vita pubblica e con l’esercizio delle attività civili» il suo programma, «in antitesi al liberalismo laico, al materialismo socialista, allo Stato panteista e alla nazione deificata, che formano nel loro complesso la grande eresia che abbiamo ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] parlare di «nuova Dc», nonostante il consenso riscosso non sia solo di matrice cattolica ma anche socialista-craxiana e liberal-conservatrice (l’area in sostanza coincidente col vecchio Pentapartito). Su cinque elezioni politiche nazionali, infatti ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] privilegia al centro l'azione politica in senso liberale e democratico; tende a essere legalitario specialmente thought, 3 voll., London 1939-1954 (tr. it.: Storia del pensiero socialista, 3 voll., Bari 1967-1968).
Cole, G. D. H., An introduction ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] il diritto di nominare fino al 200 esercizio sociale, in quanto fondatori e concessionari, la direzione composta per A. De Stefani, F. Marcoaldi, Liberismo autoritario tra Stato liberale e regime fascista (1922-1925), in Il pensiero reazionario. La ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] medesimi nemici: l'Occidente, gli Ebrei e la democrazia liberale o capitalista. Notevoli sono le rassomiglianze con la situazione anni successivi, particolarmente dopo le trasformazioni politiche e sociali, che hanno acuito i conflitti d'interessi tra ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] – su un terreno di rispetto delle istituzioni rappresentative – patria, religione e ordine sociale.
L’eredità del filone cattolico-liberale assumeva insomma una prospettiva ben diversa da quella del movimento cattolico ufficiale. Marginalizzato e ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...