Corrente del Partito socialista italiano guidata da G.M. Serrati (così denominata perché propugnatrice del programma massimo, cioè la rivoluzione socialista, e pertanto contrapposta alla corrente riformista), [...] che divenne maggioritaria nel congresso di Bologna dell’ottobre 1919. La maggioranza massimalista, che rifiutò l’espulsione dei riformisti (prescritta dalla Terza Internazionale), non riuscì a scongiurare la scissione comunista (1921), ma neanche la ...
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VALIANI, Leo
Andrea Ricciardi
VALIANI (propr. Weiczen, italianizzato durante il fascismo), Leo. – Nacque a Fiume/Rijeka il 9 febbraio 1909 da genitori ebrei non praticanti di madrelingua tedesca e di [...] . Studiò le radici di una cultura politica che considerava ormai appiattita sul comunismo e sul socialismomassimalista e che intese rinnovare guardando in primis all’associazionismo britannico, distinguendo tra socializzazione, nazionalizzazione e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di grande avanzamento della scienza, della vittoria della [...] fascismo sia stato solo sfiorato dall’esoterismo. I suoi leader avevano prevalentemente un’altra formazione, dal socialismomassimalista e rivoluzionario del primo Mussolini alla iniziazione alla massoneria (ormai poco esoterica, ma volta al “profano ...
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CAPPA, Paolo
Lorenzo Bedeschi
Nacque a Genova il 19 febbr. 1888, ma trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Savona dove poco dopo i suoi genitori Francesco e Maria Forzani di tradizione cattolica s'erano [...] dei fondatori. Ve lo mantenne anche durante i torbidi del dopoguerra opponendolo, con raro equilibrio, sia al socialismomassimalista emiliano sia al nazionalismo esasperato degli squadristi. Per le prime elezioni politiche del dopoguerra si presentò ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] comunismo un gruppo politico così numeroso ed omogeneo come il Psi, che in Italia è l’erede diretto del vecchio socialismomassimalista. È impresa non facile ma neanche del tutto impossibile sul piano politico»29.
Le posizioni dei Gesuiti milanesi e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] e contenuti, al punto che un intellettuale come Panfilo Gentile (1889-1971), da poco convertito al liberalismo dal socialismomassimalista, non esitò, erroneamente, a qualificare Il Risorgimento in Sicilia come opera marxista. Dieci anni dopo uno ...
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VERNOCCHI, Olindo
Luca Gorgolini
VERNOCCHI, Olindo. – Nacque a Forlimpopoli (Forlì) il 12 aprile 1888 da Archimede, medico condotto, e da Elisa Ravaioli.
Cresciuto in un territorio, la Romagna, in cui [...] G. Arfè, Storia dell’Avanti!, a cura di F. Assante, Napoli 2002, ad ind.; U. Chiaramonte, Arturo Vella e il socialismomassimalista, Manduria-Bari-Roma 2002, ad ind.; E.G. Laura, Le stagioni dell’aquila. Storia dell’Istituto Luce, Roma 2004, ad ind ...
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MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] l'opposizione ai partiti e allo Stato liberali.
Dinanzi all'emergere di forze che, come il comunismo e il socialismomassimalista, venivano giudicate "antinazionali", egli riteneva i valori della nazione non più tutelati a sufficienza dai partiti d ...
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FIORE, Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Marigliano, oggi in provincia di Napoli, il 6 sett. 1883 da Luigi e da Consiglia Quagliozzi. Sensibile ai problemi delle classi lavoratrici, nel 1900, dopo aver [...] popolari e democratici, che l'organismo confederale napoletano tendeva a sostenere, il F., collocatosi ormai sulle posizioni del socialismomassimalista, maturò il suo distacco dalla Borsa del lavoro e prese le distanze dalla stessa federazione ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] e internazionalista.
Le tensioni sociali del dopoguerra favorirono la crescita del PSI, che nel 1919 triplicò la propria rappresentanza parlamentare; nello stesso anno, al congresso di Bologna, si affermò una maggioranza ‘massimalista’, guidata da G ...
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massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...
riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...