Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] anni di accenti sempre più marcatamente imperialistici e antiliberali, e favorisce la vittoria della corrente massimalista all’interno del Partito Socialista, la quale, specularmente, comincia in quel momento a costruire le proprie fortune su un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rivolta degli operai e dei soldati di Pietrogrado nel febbraio del 1917 porta [...] dalla Duma. Tranne i bolscevichi che sostengono la posizione massimalista, sintetizzata dallo slogan “tutto il potere ai soviet”, e alcune frange anarchiche, tutte le tendenze socialiste interne al soviet appoggiano il governo della Duma che ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della Gran Bretagna nel XX secolo è innanzitutto quella di una grande [...] politica di potenza britannica, al quale si unisce l’insoddisfazione sociale ormai diffusa delle sempre più numerose classi operaie. Sarà su , emarginando decisamente la loro ala massimalista e socialdemocratica più tradizionalista, e promuovendo ...
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TREVES, Claudio
Giovanni Scirocco
– Nacque a Torino il 24 marzo 1869, ottavo figlio di Claudio Graziadio, commerciante in tessuti, e di Susanna Valabrega.
Morto il padre nel 1875, fu cresciuto dalla [...] ) fu, sostanzialmente, l’illusione nutrita dal deputato torinese alla fine della guerra: la netta vittoria massimalista al congresso socialista di Roma (ottobre del 1918) e, sul piano internazionale, gli esiti della conferenza di Versailles, avevano ...
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NAVA, Cesare
Andrea Possieri
NAVA, Cesare. – Nacque a Milano il 7 ottobre 1861 da Leonardo, commerciante, e da Maria Bettali.
Proveniente da una famiglia della piccola borghesia milanese, frequentò [...] d’incontro tra le forze politiche moderate e quelle cattoliche per combattere sia il radicalismo liberale sia il massimalismosocialista.
Nei primi anni del secolo iniziò a collaborare con alcuni esponenti intransigenti come Filippo Meda per la ...
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BOMBACCI, Nicolò
Enzo Santarelli
Nacque a Civitella di Romagna (Forlì) il 24 ott. 1879, da Antonio e Paola Gaudenzi. Insegnante elementare, all'inizio dell'età giolittiana esordì nel campo sindacale [...] , alla delegazione italiana presso il II congresso del Comintern, e nella corrente massimalista fu uno dei primi a sostenere l'uscita dal partito socialista. Dislocato ormai all'estrema sinistra, il 15 novembre firmò il manifestoprogramma della ...
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LAVAGNINI, Spartaco
Fulvio Conti
Figlio di Vittorio e di Angiola Tramonti, nacque a Cortona il 6 sett. 1889 e compì i suoi studi ad Arezzo e a Siena, conseguendo il diploma di ragioniere. Trasferitosi [...] Caparrotta, assunse il controllo della federazione provinciale socialista di Firenze, sopravanzando la corrente massimalista unitaria e quella riformista. Conseguentemente, al congresso nazionale socialista di Livorno del gennaio 1921 la maggioranza ...
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Einaudi, Luigi
Economista e politico (Carrù 1874-Roma 1961). Laureatosi in legge all’univ. di Torino (1895), aveva già iniziato a collaborare nel 1893 alla Critica sociale di Turati e nel 1894 al Giornale [...] burocratiche e contro gli accordi con i sindacati socialisti sulla base di concessioni settoriali e particolaristiche. Nel 1911 e si oppose fermamente al rivoluzionarismo della sinistra massimalista e comunista. In un primo tempo considerò il ...
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Uomo politico italiano (Canzo 1857 - Parigi 1932). Di formazione democratica e positivista, aderì al marxismo e fu tra i fondatori della rivista Critica sociale (1891) e del Partito socialista dei lavoratori [...] Negli anni successivi si avvicinò agli ambienti operai e socialisti e attraverso Anna Kuliscioff, cui si unì dal suo ruolo all'interno del PSI, ormai guidato dalla componente massimalista, andò progressivamente scemando. Espulso dal partito, nel 1922 ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] in tal modo la terza via fra il capitalismo e il socialismo. Nel 1941 Mawdūdī fondò la Ǧamā'at-i Islāmī, movimento più urne. La strategia adottata dai regimi è quindi spesso quella massimalista del 'tanto peggio, tanto meglio'. Essa consiste, per ...
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massimalismo
s. m. [der. di massimalista]. – Corrente del socialismo italiano del primo dopoguerra che propugnava il «programma massimo», comprendente cioè l’agitazione e l’azione rivoluzionaria per il rovesciamento immediato dell’ordinamento...
riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...