In genere, ogni metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionari sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico sociale esistente solo attraverso [...] e politico di vari paesi europei.
A partire dalla seconda metà del 20° sec., si definiscono riformisti i partiti socialdemocratici o socialisti che hanno abbandonato l’ideologia marxista e che si propongono quindi non di superare il capitalismo, ma ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] (1926). Trasferita la propria organizzazione in Francia, il PSI nel 1930 si riunificò con i riformisti del PSU (che dal 1926 aveva assunto il nome di Partito socialista dei lavoratori italiani); nel 1934, infine, fu siglato un patto d’unità d’azione ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] dell’unità antigiapponese.
Nella seconda metà degli anni 1920 l’Internazionale rilanciò (1928) la lotta contro il socialismoriformista (ridefinito ‘socialfascismo’), mentre, a partire dal 1934, si ebbe in URSS un’accentuazione dell’autoritarismo del ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] industriali l'acquiescenza nei confronti delle rivendicazioni sindacali. A suo favore G. ebbe la Corona, il socialismoriformista (che conseguì da quella politica un obiettivo impulso e una forte crescita), alcuni settori intellettuali (soprattutto ...
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socialdemocrazia Nome assunto in Germania dal Partito socialista marxista tedesco all’atto del suo distacco dal partito progressista e della sua costituzione in partito autonomo (congresso di Lipsia, 1863). [...] liberali, al metodo rivoluzionario comunista. Dopo la Seconda guerra mondiale, per s. si intende il socialismoriformista (quindi non più marxista), ispirato ai principi della democrazia parlamentare, rispettoso dei diritti individuali di libertà ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] dell’unità antigiapponese. Nella seconda metà degli anni Venti l’Internazionale rilanciò (1928) la lotta contro il socialismoriformista, mentre, soprattutto a partire dal 1934, si ebbe in URSS un’accentuazione dell’autoritarismo del partito. Questa ...
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MAFFI, Antonio
Daniele D'Alterio
Nacque a Milano l'11 dic. 1845 da Stefano e Paolina Sala. Dopo aver frequentato le scuole elementari svolse una serie di lavori saltuari, finché, nel novembre 1864, [...] d'Italia (1854-1975), a cura di F. Fabbri, Milano 1979, ad ind.; G. Cervo, Le origini della Federazione socialista milanese, in Il socialismoriformista a Milano agli inizi del secolo, a cura di A. Riosa, Milano 1981, pp. 17-122; B. Di Porto - L ...
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COSTANZI, Edoardo
Renato Monteleone
Nacque il 14 agosto 1864 a Vermiglio, paese della Val di Sole nel Trentino, da Edoardo, guardia di polizia, e Anna Briani. Fu costretto dalle modeste condizioni finanziarie [...] , ecc.), sulla base dell'apoliticità del sindacato. Non che questo sottintendesse nel C. divergenze di fondo dal socialismoriformista su cui era orientato il partito trentino, ancorché fosse in lui più rigida l'interpretazione del principio dell ...
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PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] e Francesco De Sanctis; lontano dal dottrinarismo, ma attento alle sfumature del dibattito politico, fu un interprete del socialismoriformista di fine secolo, duttile nella pratica e volto alla composizione dei conflitti per tutto l’arco della sua ...
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Uomo politico italiano (Napoli 1925 - Roma 2023). Dirigente del PCI e poi del PDS, è stato deputato, presidente della Camera e ministro dell'Interno, oltre che presidente della commissione affari costituzionali [...] e, in anticipo sui tempi del suo partito, si è mostrato aperto al riformismo, alle socialdemocrazie e all'Europa, intessendo intensi rapporti con i partiti del socialismo europeo. Nel 1989 si è dichiarato favorevole alla trasformazione del PCI in ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...