Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] del capitalismo.
Il rifiuto di una legge universale e uniforme della evoluzione sociale costituisce uno degli elementi caratteristici delle posizioni politiche del leader socialistarivoluzionario russo V.I. Lenin. In polemica con le altre componenti ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] 1844. Risalgono a questo periodo i primi contatti, a Parigi, con gli ambienti rivoluzionarî europei e, in particolare, con i circoli operai di orientamento socialista, numerosi nella Francia dell'epoca; nonché la conoscenza con Friedrich Engels, col ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] lo S., esiste solo la pòlis come dimensione al tempo stesso sociale e politica della vita di relazione. L’uomo è uomo in quanto S., sostenendo che lo S. fascista, dopo la fase rivoluzionaria e illegalista, fosse in grado di realizzare e avesse in ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...]
Radicale oppositore del liberalismo, dell'idealismo tedesco di tipo hegeliano e dei suoi esiti rivoluzionarî, S. combatté lo stato in ogni sua forma, i legami sociali, la religione, la morale, il diritto, i partiti. La sua opera fondamentale, Der ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] in se stesse rifiutando ogni intervento nella vita politica e sociale come compromettente la purezza del messaggio e, viceversa, ha portato grandi movimenti rivoluzionari a respingere in modo totalitario e terroristico ogni dimensione trascendente ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] ombra sul pensiero di Marx: ne hanno alterato in parte la natura. La teoria che, nella fase rivoluzionaria prequarantottesca, aveva considerato la rivoluzione sociale una ‛totalità vivente', dove la trasformazione della coscienza e quella dell'essere ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] quando metteva insieme (ma non era il solo fra i socialisti del tempo a farlo) Nietzsche, Sorrel e James, : Hegel conservatore, reazionario, teorico degli stati totalitari, oppure rivoluzionario? Nel 1923 K. Korsch poneva a motto del suo ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] dire, delle condizioni nelle quali il proletariato prende coscienza del suo destino collettivo come classe sociale ed è preso da un fervore rivoluzionario.
Marx riteneva, a ragione, che la massiccia concentrazione operaia all'interno delle fabbriche ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...]
Per i pagani la religione era un aspetto importante dell'ordine sociale, ma non lo era altrettanto l'unità religiosa, che del diversità anche quando essa potrebbe produrre cambiamenti rivoluzionari.
Nella stessa opera Herbert Marcuse respingeva la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] della Chiesa negli affari mondani, l’accresciuta forza delle istituzioni rappresentative, per la trasformazione del movimento socialista da rivoluzionario a riformista. Il limite fondamentale era però che «al fare pratico, che si moveva negli ordini ...
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rivoluzionario
rivoluzionàrio agg. [der. di rivoluzione]. – 1. a. Di rivoluzione, che costituisce o tende ad attuare una rivoluzione politica e sociale: lotte, guerre r.; movimenti, moti, atti r.; governo r., sorto in seguito a rivoluzione;...
rivoluzionarismo
s. m. [der. di rivoluzionario]. – Tendenza e azione intesa a trasformare con una rivoluzione uno stato, le sue strutture politiche, economiche e sociali: il r. russo del primo Novecento. Con intonazione polemica, spreg. o...