Consumi e distribuzione: una storia in cifre
Paolo Capuzzo
Una geografia storica dei consumi nell’Italia contemporanea
La storia dei consumi in Italia ha conosciuto un momento importante di svolta nel [...] essi sono legati a modelli culturali e processi di socializzazione.
Negli anni Settanta, a fronte di un pp. 171-203.
G. Berta, L’Italia dellefabbriche. Genealogie ed esperienze dell’industrialismo nel Novecento, Bologna 2001.
L. Pellegrini, ...
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Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] la SCWS iniziarono a produrre e a trasformare beni nelle loro fabbriche, diventando ben presto le più grandi cooperative nel settore. Nel della lotta sindacale allo scopo di collocare manodopera e di avviare la socializzazionedelle campagne ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] Il predominio delle sinistre nelle campagne settentrionali e l'occupazione dellefabbriche spinsero una borghesia assistenziale e a parlare di socialismo nazionale, di socializzazionedelle banche, ecc., giustificando così l'interventismo economico e ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] sconosciute in un contesto prevalentemente agricolo. Il problema della "socializzazione" delle terre si proponeva poi in termini ambigui, ma più questa strada richiedeva una rinnovata iniziativa nella fabbrica, proprio là dove la CGIL doveva ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] della terra (nov. 1901) egli difese il carattere politico delle organizzazioni di classe nelle campagne e la parola d'ordine "socializzazionedella all'Altare della patria, alla presenza del re, a significare - "dopo l'occupazione dellefabbriche, e ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] una vita morale e sociale. Ecco qual è l'opera della [socializzazione]: [...] essa crea nell'uomo un essere nuovo" (ibid., era una cosa naturale. Prima dell'avvento dellefabbriche, "presso i fabbricanti di chincaglierie di Birmingham l'apprendistato ...
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Benessere, Stato del
Peter Flora
Introduzione
Lo Stato del benessere è un elemento centrale delle società europee e un prodotto della loro evoluzione, ed è pertanto strettamente connesso con lo sviluppo [...] del benessere può essere visto come una socializzazione del consumo, non però della produzione, nonostante tutti i tentativi di principalmente a un compromesso di classe tra gli operai dellefabbriche e la classe dei contadini, in un periodo in ...
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Altri possibili titoli: viaggiare nell’epoca della riproducibilità digitale del mondo; viaggi nel qui e ora dell’altrove; viaggiatori giunti al di là delle mappe spazio-temporali, oltre le vie segnate [...] modo istintuale le tradizionali dinamiche di mobilità e socializzazione. Se Leed per fare storia del viaggio ha metropolitano e rischio delle case contadine, dei percorsi vacanzieri, dei villaggi turistici, dellefabbriche abbandonate. Il cinema ...
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Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] e figli: asili, reti d’assistenza di quartiere e luoghi di socializzazione, come i caffè o gli spazi culturali. Certo, a Monaco di . Risale al 1837, con l’apertura dellefabbriche Borsig, la fondazione dell’industria pesante e nel 1847 nacque con la ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] all'attività dellafabbrica, e le mutate condizioni dell'industria, esposta a spietati meccanismi concorrenziali a opera di altre imprese, indebolirono lo spirito comunitario e resero forzati e inautentici i momenti di socializzazione. Le utopie ...
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