nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] di caccia-raccolta e orticoltori, ma si ritrovi in società sedentarie che praticano un’agricoltura di tipo intensivo e presso predicato; ai figli dei titolati più elevati si riconosce, per cortesia, l’uso di uno dei titoli ‘secondari’ della famiglia ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] La sua brillante conversazione e il suo tratto umano e cortese ne fecero una figura popolare sia nei salotti sia nei di W. aveva cominciato ad alienargli i favori della buona società. Nel 1895 intentò causa per diffamazione contro il marchese di ...
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Insieme dei poemi e romanzi medievali, in versi e in prosa, che hanno per tema fatti e figure del mondo classico o ritenuto tale. Tra i personaggi ha primaria importanza, nella letteratura sia colta sia [...] -More, il Roman d’Énéas, che inaugurò in Germania la poesia narrativa cortese, e il Roman de Thèbes, derivato dal poema di Stazio. Un poema di materia tebana. Vi si descrive una società medievale raffinata, mossa da artificiosi espedienti di ...
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m. 1240 ca.), che la compose intorno al 1235, e ha carattere cortese e cavalleresco, narrando le varie prove dell’Amante per giungere a conquistare la Rosa, simbolo della donna; la seconda, di 17.722 versi, [...] vasto sfoggio di sapere enciclopedico e con l’intento, assente in G. de Lorris, di satireggiare aspetti e costumi della società del suo tempo. Nonostante le evidenti differenze tra i due autori, il R. trova una sua particolare coesione nella fedele ...
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Poeta (prima metà del sec. 14º). Fu forse uomo di corte; il suo nome era Giacomo, figlio di un certo Michele da San Gimignano (il soprannome vale "fulgore, splendore"), ricordato per i suoi uffici militari [...] in due collane, una dei Mesi, dedicata a una brigata nobile e cortese (che non è la brigata spendereccia ricordata da Dante, Inf. XXIX, della gioiosa vita signorile e degli ideali cavallereschi quali potevano essere sentiti da una società borghese. ...
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Troviero piccardo (fine del sec. 12º), autore d'una ventina di canzoni; fu tra quelli che, nella società elegante della Francia settentrionale, introdussero il gusto della poesia cortese dei trovatori [...] provenzali. È inoltre eroe di una leggenda, riecheggiata anche da W. Scott e resa popolare da un melodramma di Grétry, secondo la quale, amico di Riccardo Cuor di Leone, si adoperò per la sua liberazione ...
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(o De arte honeste amandi) Trattato in tre libri, in lingua latina, di Andrea Cappellano. L'opera, composta probabilmente alla fine del 12° sec., quando Andrea è documentato alla corte di Maria, contessa [...] di Champagne, doveva fornire alla società del tempo un codice dell'amore cortese, come era avvenuto per l'Ars amatoria di Ovidio. ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] L., ch'era col Mai in rapporti di carteggio cortese per merito del Giordani, ripetendo nella sua lirica, con quei problemi - contava di scrivere un trattato Del machiavellismo in società - agli anni della dimora napoletana. A questi anni va riferita ...
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Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] stesso modo in cui, per passare dall'anarchia alla società politica, gli individui hanno dovuto rinunciare a farsi giustizia The international law in a divided world, Oxford 1986.
E. Cortese, Sovranità, in Enciclopedia del diritto, 43° vol., Milano ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] baliato del regno un cardinal legato. Era il regno una società malferma. Alla base, un volgo incolto e disperso che qua storia delle provincie napoletane dal 568 al 1500, Napoli 1902; N. Cortese, Le fonti per la stor. nap. del Seicento, in I Ricordi ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...