Sindacalista francese (Parigi 1879 - ivi 1954), segretario generale della Conféderation générale du travail (1909-40; e di nuovo, dopo 4 anni di deportazione in Germania, 1945-46); è stato, insieme con [...] sindacale internazionale, rappresentante dei lavoratori francesi nell'Organizzazione internazionale del lavoro, delegato alla SocietàdelleNazioni, vicepresidente e poi presidente (dal 1947) del Consiglio economico nazionale. Premio Nobel nel ...
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Diplomatico italiano (Montecchio Precalcino, Vicenza, 1859 - Roma 1933); deputato dal 1892 al 1904, fu sottosegretario agli Esteri nel gabinetto Di Rudinì (1896-98). Ambasciatore a Madrid (191o-17), quindi [...] a Parigi (1917-21), dove prese parte alle trattative di pace. Senatore dal 1914, delegato alla SocietàdelleNazioni dal 1923 al 1929, fu nominato ministro di stato nel 1926 e vicepresidente del senato nel 1929. ...
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Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] la costante partecipazione ai maggiori concorsi banditi e importanti incarichi per edifici pubblici: progetto per la sede dellaSocietàdelleNazioni, 1927; la Cité de Refuge, Parigi, 1929; il palazzo del Centrosoyuz, Mosca, 1929-30; progetto per il ...
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Fisici francesi, furono tra gli scopritori della radioattività. Pierre (Parigi 1859 - ivi 1906) esordì nel 1880 con ricerche, condotte insieme al fratello Paul-Jacques, sui fenomeni piezoelettrici, dalle [...] si dedicò all'organizzazione del servizio radiologico dell'esercito. Successivamente fece parte della Commissione internazionale di cooperazione intellettuale dellaSocietàdelleNazioni, della quale divenne vicepresidente. La sua morte, avvenuta ...
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Uomo politico inglese (Manchester 1863 - Llanystumdwy, Galles, 1945). Liberale, deputato ai Comuni a partire dal 1890, promotore di significativi provvedimenti nell'ambito delle politiche sociali, fu a [...] -22). Svolse un importante ruolo di mediazione alla Conferenza di pace di Versailles (1919) e nell'istituzione dellaSocietàdelleNazioni. Riuscì inoltre a porre termine alla rivolta in Irlanda facendo accettare il trattato del 1921, che instaurava ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] Francia alla SocietàdelleNazioni. Benché l'evoluzione del suo pensiero lo avesse portato al cattolicesimo, egli, ebreo, non volle battezzarsi per non apparire traditore della propria razza, perseguitata dai regimi totalitarî dei quali fu tenace ...
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Uomo politico inglese (Windlestone, Durham, 1897 - Alvediston, Wiltshire, 1977).
Esponente del partito conservatore, come ministro degli Esteri, tra le due guerre avversò la politica accomodante di A.N. [...] .
Vita e attività
Deputato conservatore dal 1923, sottosegretario agli Esteri (1931-33), incaricato ufficiale presso la SocietàdelleNazioni (1935) e ministro degli Esteri (1935-38), si adoperò per una politica di netta opposizione alle dittature ...
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Uomo politico britannico (Londra 1862 - Fallodon, Northumberland, 1933). Liberale, ministro degli Esteri dal 1905, sostenne l'intervento nella prima guerra mondiale (1914) e fu artefice del trattato segreto [...] si dimise; finita la guerra, eletto ambasciatore a Washington (1919-20), si adoperò per ottenere l'ingresso degli USA nella SocietàdelleNazioni, di cui fu tra i più accesi fautori. Sostenne ancora, malato e quasi cieco, fino al 1926, l'opposizione ...
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Diplomatico e uomo politico sovietico (Białystok 1876 - Mosca 1951). Esponente del partito socialdemocratico russo, fu arrestato a Kiev nel 1901 per attività rivoluzionaria, ma nel 1902 riuscì a evadere [...] relazioni diplomatiche con gli USA (nov. 1933) e ottenne l'ammissione dell'URSS alla SocietàdelleNazioni (18 sett. 1934). Sostenitore della politica societaria della sicurezza collettiva, in risposta al dinamismo hitleriano, concluse nel 1935 i ...
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Giurista e uomo politico (Clinton 1845 - New York 1937). Avvocato, legato al leader repubblicano Th. Roosevelt, fu ministro della Guerra (1899-1903) e poi segretario di stato (1905-09). In tale veste dette [...] mondiale nel 1912 ottenne il premio Nobel. Senatore repubblicano (1909-15), sostenne alla fine della prima guerra mondiale il progetto dellaSocietàdelleNazioni, battendosi per la ratifica del trattato di Versailles, e lavorò poi (1920) al progetto ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...