ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] uno dei documenti capitali del Cinquecento; l'opera va posta in relazione non tanto con le astrazioni tecniche defl'erotismo e meno ancora con quelle della pomografia, quanto invece con la comprensione di una società e di un costume sorpresi ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] Sibour, per la sua rigidità nei confronti di Veuillot e una certa indipendenza nei confronti di Roma; era piuttosto ostile al nuovo presule della capitale, Darboy, senza coglierne l’apertura verso la società contemporanea, il suo zelo sincero, che lo ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] lato e con le altre capitali italiane ed europee dall'altro. I fini "diplomatici" di Chigi sono stati più volte dell'opera culturale di A. rimangono: L. Ozzola, L'arte alla corte di Alessandro VII, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 31 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] il bagaglio concettuale di Machiavelli, il quadro terminologico delle sue opere capitali, scaturisca direttamente dall Machiavelli di esser partito da una passione per la «virtù», smentita poi dalla sua scoperta della «vera natura della società» e ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] si eseguirono parecchie condanne capitali, che egli si rifiutò di mitigare. Riuscì ad L. Vicchi, M. C. il vincitore di Lepanto…, Faenza 1890; C. Manfroni, La lega cristiana del1572, in Archivio della R. Società romana distoria patria, XVI (1893), pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] il paradigma di quella degenerazione che, con parola machiavelliana, costituiva la «corruttela» della società intera. Per infine, a quale risultato essi mirano?
Sono aspetti capitali nell’impianto dell’opera, dalla cui articolazione deriva l’ ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] società e l'ordine pubblico". Anche in questo caso era comminata la pena di morte, applicabile pure ai rei di omicidio di Lipsia. L'esercito austrobavarese occupò il Granducato e, di fronte al rifiuto francese di cederla, attaccò la capitale che ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] Gheddafi, che si impegnava a sottoscrivere un aumento dicapitale della FIAT per un apporto di 415 milioni di dollari, pari al 9,7% del capitale della società. A indirizzare i capitali libici in direzione di Torino erano stati prima André Meyer e la ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] investimenti, quello del D. era un investimento dicapitale eccezionalmente univoco e in un settore esposto ai temporali dei principierano all'opera sulla società genovese, questo sensibile nervo dell'egemonia italiana di Carlo V? L'episodio classico ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] séguito previsto e le truppe di scorta richiedevano capitali difficili da trovare, ma erano nota per la storia di Gregorio XII, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 50, 1927, pp. 231-38 (rist. in Id., Saggi di storia e letteratura, II ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da quella prodotti (e appunto in questo sign....
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...