CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] della viltà; insomma quella virtù della 'temperanza' o autocontrollo, la σωϕϱοσύνη, di cui Jean-Pierre Vernant (v., XIII secolo, fu il portato della trasformazione di una società in crescita, la conseguenza di una fase che interessò l'intero mondo ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] nobile adolescente grazioso, verecondo, bello e snello di corpo; quindi un giovane temperato e forte, amoroso, cortese e leale; " s. 8, IV (1952) 39-193 (ora in Lingua stile e società, Milano 1963, 79-270); B. Terracini, La forma interna del C. e ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] di questa divinità sembrano appartenere ai vari strati della società, da contadini che la pregano per ottenere buoni raccolti a uomini e donne di uomini, mettendo a loro disposizione «Sapienza e Temperanza e Persuasione e Verità» e favorendo tutti gli ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] ; ha istituito un didaskaleion di vita temperante; ha salvato il mondo intero e ancora oggi conduce migliaia di uomini alla sua dottrina; : V. Neri, La bellezza del corpo nella società tardo antica. Rappresentazioni visive e valutazioni estetiche tra ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] di tempo e dispersione di spirito. Il comunismo monastico era creazione materiale e spirituale insieme: e rovesciandosi le parti rispetto alla società scelti e ordinati con finezza di gusto e proprietà, quasi a temperare con il loro semplice canto ...
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Ruoli maschili e femminili
Birgitta Nedelmann
1. La costruzione dei ruoli di genere
I ruoli maschili e femminili sono il prodotto di processi interattivi di costruzione e di interpretazione. In questa [...] l'esclusione fattuale delle donne dai settori chiave della società. Così, ad esempio, l'accesso alle università tus') - prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Queste virtù (maschili) diventano l'ideale di ruolo per entrambi i generi. La donna ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] in via di preparazione, nella Edizione Nazionale della Società. Dantesca Italiana, per le cure di D. ... / cader co' buoni è pur di lode degno, vv. 76-80). Ma l'esaltazione è subito temperata dalla meditazione sulla dolorosa realtà della lontananza ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] I, 6), nella raffinata Roma di Nerone Seneca invita a coniugare temperanza ed eleganza e teorizza l'uso voll., Paris 1945-1946.
Scribano, M.E., Natura umana e società competitiva. Studio su Mandeville, Milano 1980.
Sombart, W., Der moderne ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] Isidoro nelle quattro virtù della prudenza, fortezza, temperanza e giustizia; egli affermava, poi, che la ciceroniana della società, in: Atti del I Congresso Internazionale di Studi Ciceroniani. Roma, aprile 1959, Roma, Centro di Studi Ciceroniani ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] il tema del rapporto di C. con Roma e l'Impero.
L'imperialismo di D. costituiva una visione della società e della storia, a è espresso con maggior temperanza, mentre nella Commedia tutti i titoli denotanti la funzione di salvatore e redentore sono ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
insocievole
insociévole agg. [comp. di in-2 e socievole]. – Non socievole, di persona che non sa adattarsi alle consuetudini e alle convenienze della vita in società, o che rifugge dalla compagnia degli altri uomini perché scontroso, selvatico,...