Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] alla presenza cristiana nella società. Anche se non del in quella zona di confine che è rappresentata da una 'filosofia prima' (porti o non porti questo nome esso individuale o collettivo - in cui apparirà ciò che è nascosto, in cui ogni carne vedrà ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] cui società era teocentrica quanto quella islamica: "In breve, il suo carattere personalizzato, divenne più collettivo e acquisì un nuovo aspetto di ufficialità di Šāhrūḫ, figlio di Tīmūr, noto con il nome di Uluġ Beg.
Lo stesso Uluġ Beg era un ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] penisola, assumono anche il nome di coloniae maritimae. Dall'altro acropoli, sede dei santuari collettivi, ed in primis dell'auguraculum, l radice ultima nella strutturazione della società e può essere ricondotto, in termini generali, al maggior peso ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] seconda città senza menzionarne esplicitamente il nome) e i moderni con buone da Omero all'età classica, in S. Settis (ed.), I Greci. Storia Cultura Arte Società, I, Torino 1996, pp. vitalità funzionale del luogo collettivo sono il permanere dell ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] da ritenere in alcuni casi dei fondatori dell'area collettiva. In effetti, il realtà (a proposito del cimitero di Domitilla), in A. Giardina (ed.), Società romana e impero tardoantico, II, Roma - goto che va sotto il nome di Visigoti, la ricerca ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] Braudel ha inaugurato la tradizione di dare il nome di un mare alla storia di una assente o presente come elemento della vita collettiva è altrettanto importante quanto i sistemi di si unirono nel 1602 in un'unica società di capitali, rappresentò il ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] a nome del mondo cinematografico, e sul cinema tout court a nome dei cattolici esempio rilevante è l’impegno della società Sic-Unitas (in seguito solamente Unitas), tra le Già con La ricotta, episodio del film collettivo Ro.Go.Pa.G (1963), l’ ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] un concetto di autonomia che, a parte il nome, nulla aveva a che fare con il pensiero democratico e azione sindacale: l’autonomia dell’azione collettivain Mario Romani. Il sindacalismo libero e la società democratica, a cura di A. Ciampani, Roma ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Europa tra preistoria e protostoria
Enrico Pellegrini
Daniele Vitali
Luca Bachechi
Le aree sepolcrali: l'organizzazione interna e il rapporto con l'insediamento, [...] di Los Millares si rifletta una società di tipo gerarchico nella quale l' monumento sepolcrale per sepolture collettive è accertata in diversi casi (ad centrale ha dato a questi cimiteri il nome di Urnenfelder ("campi d'urne").
Bibliografia
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] esame di coscienza collettivo, e sottintendeva una distolto e non vi possiamo bere, il nome del nostro Dio è forse ancora trascorrente Torino 1997.
110 Cfr. i materiali raccolti in Chiese nella società. Verso un superamento della Cristianità, Torino ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno c.; interesse c.; lavoro c.; impresa c.;...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...