Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] remoti, la donna aveva una posizione di spicco nella società licia.
La terrazza-acropoli si affaccia su un grande di Mitanni (XV-XIV sec. a.C.). In età imperiale e soprattutto tardoantica, Kahat era un luogo fortificato: ma anche qui, più che di un ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Antinori) e una lunetta con il motivo di origine tardoantica della Venerazione della croce proveniente dalla distrutta chiesa di S l'arte di Simone Camaldolese rispondesse al gusto della società laica fiorentina di quegli anni è dimostrato dai ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] Mauss, Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche, in C. Lévi-Strauss (ed.), Teoria generale della da Aureliano e Costantino, in Storia di Roma, III. L'età tardoantica, 1. Crisi e trasformazioni, Torino 1993, pp. 283-322; ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] e, insieme a Roma, il maggior centro monumentale del mondo tardoantico e medievale.Lo sviluppo e la trasformazione del tessuto urbano di informazioni sul lusso quotidiano e sulla cultura della società dell'epoca, le scelte della quale riflettono da ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] di Acerenza, fondata nell'area di una basilica cristiana tardoantica, a tre navate, poi riedificata in età normanna, , Nota sulla chiesa di S. Maria in Pertica di Pavia, Bollettino della Società pavese di storia patria, n.s., 20-21, 1968-1969, pp. ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] pesi sono tagliati sia su base librale che su base onciale. In età tardoantica, la libbra continua a subire un calo progressivo, fino a pesare 324 italiano:
U. Tucci, Pesi e misure nella storia della società, in Storia d'Italia. V, I documenti, Torino ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] limitrofa regione di Bigiaya (Algeria), la tradizione tardoantica sembrerebbe sopravvivere in Nord Africa fino al VII in sé stesso e allo stesso tempo così aperto verso la società mediterranea.
Bibliografia
J.-L. Combès - A. Louis, Les potiers ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] del c. un modello che si ispira al pulvino tardoantico e che così viene denominato, ma che meglio si Die Überlieferung der technischen Literatur, in Artigianato e tecnica nella società dell'Alto Medioevo occidentale, "XVIII Settimana di studio del ...
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MILANO
G. Curzi
(lat. Mediolanum)
Città dell'Italia settentrionale, situata nella pianura Padana, capoluogo della regione Lombardia.
Storia e urbanistica
Delle origini celtiche della città è giunta [...] fra XI e XII secolo: il caso di Milano, in Demografia e società nell'Italia medievale (secoli IX-XIV), a cura di R. Comba, questo tratto della cinta urbica. L'espansione sulle mura tardoantiche si documenta per il monastero e per la chiesa longobarda ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] del Figlio di Dio come a fatto salvifico. Sulla base della cosmologia tardoantica e del commento di Calcidio al Timeo di Platone (Waszink, 1964, dagli altri membri della società mediante l'opposizione chierico/laico; in una società in cui il termine ...
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