SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] vescovo Spes; Giuntella, 1983), sia dai sarcofagi tardoantichi conservati al Mus. Civ. (Bovini, 1965).La della rocca albornoziana di Spoleto, Roma 1989; L. Pani Ermini, Società e comunità cristiana a Spoleto. Le testimonianze archeologiche (secc. IV- ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] Oriente la decadenza degli spazi urbani e la rarefazione della società colta, determinava l'abbandono e quindi la fine delle b pietra oltre che, ovviamente, di libri. In età tardoantica questa b. era alimentata soprattutto da una produzione libraria ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] mostra un celebre e in parte recuperato esempio tardoantico, quello costantiniano della c.d. basilica di Die Überlieferung der technischen Literatur, in Artigianato e tecnica nella società dell'Alto Medioevo occidentale, "XVIII Settimana di studio del ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] Trovabene Bussi, Cattedrale e topografia urbana di Modena tardoantica, "Atti del VI Congresso nazionale di archeologia 299; F. Bocchi, La costruzione del duomo specchio della società modenese, in Wiligelmo e Lanfranco nell'Europa romanica, "Atti ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] ha del mondo coincide bene con concezioni proprie dell'arte tardoantica e, da tutti questi punti di vista, l'arte a entrare nel periodo dell'iconoclastia. Per la società musulmana è probabilmente più appropriato ipotizzare una riluttanza nell ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] Mus. del Duomo rivestono molta importanza tre dittici eburnei: quello tardoantico di Stilicone (sec. 4°-inizi 5°), quello della musa e e plastica altomedievali, in Artigianato e tecnica nella società dell'Alto Medioevo occidentale, "XVIII Settimana di ...
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SIRIA E LIBANO
E. Cruikshank Dodd
Stati dell'Asia occidentale, indipendenti dopo la seconda guerra mondiale.L'attuale S. comprende le regioni steppiche tra le catene montuose del Libano, della Turchia [...] crociate, nel 12° e nel 13° secolo.In epoca tardoantica e protobizantina, la prosperità della regione siriana attrasse popolazioni nomadi dalle aree circostanti, dando vita a una società multiculturale, dove i nuovi residenti parlavano l'aramaico e ...
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TRIESTE
S. Tavano
(lat. Tergeste; Tergestum nei docc. medievali)
Città del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo della regione e sede vescovile, distesa a S-O dei colli di San Giusto e di San Vito.
Storia [...] , pp. 336, 339); l'opera è stata anche giudicata tardoantica (Iona, 1995, p. 12 n. 11).Su un versante ; G. Bernardi, I mosaici di S. Giusto a Trieste, Atti e Memorie della Società istriana di archeologia e storia patria, n.s., 44, 1996, pp. 19-132; ...
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CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] s.) mette in rilievo l'interesse del C. per l'architettura tardoantica e medievale, nonché il suo contributo alla tutela di tali monumenti 1845, a Ch. R. Cockerell di fondare una "società europea" con centro a Roma per propagare i valori dell ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] configuravano al tempo di Rotari le leggi della società longobarda, in cui il ruolo decisionale dell' , coll. 588-594; A. Peroni, Oreficerie e metalli lavorati tardoantichi e altomedievali del territorio di Pavia. Catalogo, Spoleto 1967; A.M ...
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