Scrittrice giapponese (Tokyo 1872 - ivi 1896). Tra le migliori esponenti della nuova letteratura femminile, sviluppatasi a fine secolo dopo l'apertura del paese all'Occidente, è autrice di racconti che [...] modo del tutto originale temi e linguaggi. Liriche e intense, le sue opere presentano altresì un'immagine fedele della società del suo tempo e dei quartieri popolari della città dove ancora non sembravano avvertirsi i fermenti che stavano rinnovando ...
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Scrittore serbo (Ponikve, presso Topusko, Croazia, 1893 - campo di concentramento ustascia di Jasenovac 1944). Vasta la sua attività di pubblicista e di editore di classici marxisti; come scrittore deve [...] alla sua iniziale appartenenza al movimento espressionista l'opera sua migliore: Čudne siluete ("Strane silhouettes", 1927), racconti grotteschi che raffigurano, in uno stile ermetico e ricco di immagini, l'angoscia di una società senza speranza. ...
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VEGA, Garcilaso de la
Mario Casella
Poeta spagnolo, nato a Toledo forse nel 1503, morto a Nizza il 14 ottobre 1536. Di nobilissima famiglia, passò presto (1520) a corte, al seguito dell'imperatore Carlo [...] perfetto per virile bellezza e per varietà di cultura, incarnò il tipo del cortigiano quale si vagheggiava dall'alta società d'allora. Fedele all'imperatore, combatté a Olías (1521) contro i ribelli delle comunità di Castiglia, partecipò alla ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] dà fondo alle proprie certezze spirituali. Alla luce della sua concezione provvidenziale della storia umana disegna il modello di una società ordinata e giusta, condizione per il poeta di un mondo che sappia riprodurre i valori dell'armonia e della ...
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CASABURI URRIES, Pietro
Salvatore Nigro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta [...] un esercizio retorico su schemi ormai usurati e il più delle volte occasione per sperticati omaggi encomiastici e giochi da società letteraria come nel caso delle code di "poesie d'illustri ingegni in lode" dell'autore "con le risposte del medesimo ...
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Scrittore, drammaturgo e saggista kenyota di lingua inglese (n. Limuru 1938); inizialmente si firmò James Ngugi. Direttore del Centro internazionale di scrittura e traduzione presso l'univ. della California [...] . Arrestato e imprigionato a causa delle sue opere fortemente critiche nei confronti delle disuguaglianze e ingiustizie della società kenyota, in carcere decise di utilizzare il kikuyu, sua lingua madre, come lingua principale di scrittura creativa ...
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m. 1240 ca.), che la compose intorno al 1235, e ha carattere cortese e cavalleresco, narrando le varie prove dell’Amante per giungere a conquistare la Rosa, simbolo della donna; la seconda, di 17.722 versi, [...] vasto sfoggio di sapere enciclopedico e con l’intento, assente in G. de Lorris, di satireggiare aspetti e costumi della società del suo tempo. Nonostante le evidenti differenze tra i due autori, il R. trova una sua particolare coesione nella fedele ...
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Scrittore argentino (Mercedes, Buenos Aires, 1867 - Lomas de Zamora 1928). Giornalista, corrispondente dal Belgio durante la prima guerra mondiale, nei suoi romanzi (El casamiento de Laucha, 1906; Divertidas [...] ; Nuevos cuentos de Pago Chico, post., 1929) descrisse con tono picaresco e acuto senso critico le trasformazioni della società argentina. Scrisse anche romanzi storici (El capitán Vergara, 1925; El mar dulce, 1927) e opere teatrali (Canción trágica ...
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Romanzo (postumo, 1867) di I. Nievo, pubblicato col titolo di Confessioni di un ottuagenario imposto dagli editori nel timore che il libro potesse essere giudicato opera di propaganda politica, e rimastogli [...] ripubblicato con il suo titolo originale.
Racconta le vicende amorose di Carlo Altoviti e di sua cugina Pisana, che si intrecciano con le vicende della società italiana tra la fine del Settecento e l'età della Restaurazione e delle rivoluzioni. ...
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facèzia Motto arguto, frase spiritosa. Già nell'antichità si raccolsero f. come quelle di Cicerone; f. si ritrovano poi nella novellistica neolatina. Alle f. G. Boccaccio dedicò la 6a giornata del Decameron; [...] nel Quattrocento umanisti come P. Bracciolini e A. Poliziano raccolsero e inventarono f.; nel Cortegiano B. Castiglione costruì una teoria esemplificata della f. quale arte fondamentale per l'uomo di società. ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.