Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] di quella moralità familiare su cui si fonda la moralità repubblicana. Ne Il contratto sociale egli precisa che "la più antica delle società e la sola naturale è la famiglia" e che, al suo interno, la sottomissione della moglie è necessaria per tre ...
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élite Insieme delle persone considerate le più colte e autorevoli in un determinato gruppo sociale, e dotate quindi di maggiore prestigio. Nella sociologia di V. Pareto, gli individui più capaci in ogni [...] ramo dell'attività umana, che, in una determinata società, sono in lotta contro la massa dei meno capaci e sono preparati per conquistare una posizione direttiva. ...
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Termine (dalle radici greche gy, donna, e an, uomo) coniato dalla sociologa statunitense R.Eisler, e successivamente sviluppato dall'archeologa M. Gimbutas, per definire una forma di organizzazione sociale [...] anteriore al patriarcato, di cui viene ipotizzata l'esistenza nelle società antiche e protostoriche; essa sarebbe stata caratterizzata da modelli di mutua cooperazione nelle relazioni di genere, e dunque da una sostanziale assenza di gerarchie e ...
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Economista e sociologo (Nürtingen, Württemberg, 1831 - Stoccarda 1903), prof. nelle univ. di Tubinga (1860) e Vienna (1868), membro del Landtag del Württemberg (1862-65) e del parlamento doganale (1868), [...] ministro del Commercio nel 1871. Nonostante la concezione organica della società, fu più vicino in complesso alla filosofia idealistica che alla sociologia positivistica. Fu tra i fondatori dell'indirizzo moderno delle scienze politico-sociali in ...
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Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] 1968, vol. II).
Van Parijs, P., Qu'est-ce qu'une société juste?, Paris: Seuil, 1991 (tr. it.: Che cos'è una società giusta, Firenze: Ponte alle Grazie, 1995).
Vattel, E. de, Le droit des gens, ou principes de la loi naturelle appliqués à la conduite ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] il bisogno individuale comunque regolato dal ritmo sociale: come osserva Augé (v., 1982; tr. it., p. 82), "se in ogni società c'è dialogo tra communitas e struttura, natura e cultura, è in definitiva [...] la struttura che realizza l'unità dei ...
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Osceno
Marco Aime
Il termine osceno (dal latino obscenus, "di cattivo augurio" e quindi "laido, turpe") designa ciò che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all'ambito [...] (Malaurie 1976). Il concetto di oscenità riguarda dunque, nelle diverse culture, parti del corpo differenti. Per es., presso molte società africane il seno non è inteso come zona da coprire con abiti, mentre viene stigmatizzato come osceno, per le ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] un’avanzata tecnica di coltivazione irrigua del riso. La società era divisa in tre gruppi. Al vertice erano gli fine del 12° secolo. L’atto finale del passaggio da una società aristocratica a un sistema di tipo feudale è costituito dal Genpei sensō ...
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Condizione in cui gli individui non hanno eguale accesso alle ricompense sociali o sono discriminati quali destinatari dei meccanismi pubblici di redistribuzione delle risorse in virtù di caratteristiche [...] ascritte (razza, etnia ecc.) o acquisite (status sociale o economico ecc.). Le società complesse sono caratterizzate da una stratificazione sociale molto diversificata e da una struttura sistematica di i. economiche e sociali. ...
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SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA
Luciano Gallino
La scienza, dal punto di vista della sociologia, è un ''sistema d'azione sociale'', specializzato nel produrre e accumulare, mediante metodi che pretendono di [...] esternista è di tutt'altro parere. In sintesi esso sostiene: a) è affatto evidente che di epoca in epoca, da una società all'altra, la scelta degli oggetti d'indagine, degli scopi che uno scienziato deve perseguire, delle priorità della ricerca, sono ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
societaire
sociétaire 〈sosietèer〉 s. m. e f., fr. [der. di société «società»]. – Chi fa parte di un’associazione; si dice soprattutto dei membri della Comédie française.