È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] accordo d'alleanza, per cui non dovevano altro che prestazioni militari, ma in realtà il foedus che legava a Roma i suoi socii portò ben presto notevoli diminuzioni alla loro autonomia, e le città italiche, ricevendo il diritto di voto in Roma e la ...
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Pitagorici (Pittagorici)
Giorgio Stabile
Aggettivo sostantivato che designa i seguaci (Cv III V 4) della filosofia pitagorica (v. PITAGORA) e come tali indicati normalmente da Aristotele (Pythagorici, [...] albedo ". Anche Averroè riporta ambedue le opinioni, distintamente (Meteor. I II 3): " Et dicamus quod Pythagora, et eius Socii dixerunt de via Lactea quod ipsa est universaliter vestigium viae, quae fuit ex motu quarundarum stellarum in ipso tempore ...
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. L'espressione dediticii designa, genericamente, i discendenti dei dediti, cioè dei componenti quelle comunità, una volta del tutto autonome, le quali, per mezzo della più semplice forma di sottomissione [...] al loro dovere di pagare i tributi, erano chiamati tecnicamente stipendiarii; talvolta venivano qualificati per semplice eufemismo come socii, liberi. Questa categoria infima di persone libere sparì certamente dopo che Caracalla, nel 212 d. C., con ...
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GUALTIERO DI ASCOLI
GGiuseppina Brunetti
Il nome del maestro G. giunge dall'unica sua opera sopravvissuta e a lui attribuita concordemente dalla tradizione manoscritta, le Derivationes. Il titolo corretto [...] che ai discepoli, "ad communem litteratorie professionis utilitatem" (Il prologo, 2003, p. 286), ed è dedicata ai "socii et domini" che dovranno difenderla dai detrattori invidiosi (Lusignan, 1994; Cremascoli, 2003, p. 268). Difficile non pensare a ...
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PUBLICANO (publicanus; τελώνης)
Gioacchino Mancini
Era nell'antichità colui che prendeva ad appalto le imposte, pagando allo stato una certa somma per il prodotto di una tassa che esigeva poi per mezzo [...] o in città. Anche il termine publicanus, durante l'impero, andò gradatamente in disuso e fu sostituito dal titolo di socii o di conductores. Rarissimo è l'appellativo di publicani, quali appaltatori di tasse nei municipî (Corpus Inscr. Lat., XIII ...
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DE PANICIS (Panici), Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Montorio al Vomano (Teramo) il 21 ag. 1708, da Nicola e Teresa Palmarini. Mancano dati sulla condizione della famiglia e sugli studi (l'unico certo [...] Gonzaga, divenuto segretario di Stato (Josephi De Panicis in Romano Archigymnasio botanices professoris, et archiatrorum Urbis socii. Oratio pro studiis botanicis habita in Horto Academico anno MDCCXLV, Romae 1745), rimasto l'unico suo scritto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agricoltori schiavi e soldati. L'eta dei Gracchi
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del II secolo a.C., [...] del conflitto annibalico, quando, a causa del depauperamento demografico, non è stato possibile colonizzare i territori confiscati ai socii nel sud dell’Italia.
L’ager publicus si concentra così sempre più nelle mani di alcuni possidenti, via via ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] o dalla legge stessa di Roma (per le colonie e i municipi) o dai singoli trattati di alleanza con le città socie, tenute, in diversa misura, a fornire le truppe ausiliarie e, quelle costiere, navi e ciurme. Il processo di latinizzazione dell’Italia ...
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Popolo disceso dall'Italia Centrale e stabilitosi nella zona della Sila soggiogando i popoli indigeni (Enotrî? Siculi?). Il fatto che il movimento coincide con l'invasione lucana (prima metà del sec. IV) [...] presso l'odierna Marina di Catanzaro); alla morte di lui, i Bruzî non furono ammessi nell'esercito, né considerati come socii, ma furono addetti ai magistrati della provincia in luogo di servi. Quelli di loro che erano in tal servizio venivano detti ...
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BUONVISI, Lorenzo
Michele Luzzati
Mercante e uomo politico lucchese del sec. XV, primo artefice delle fortune dei Buonvisi. Figlio di Neri, apparteneva a una famiglia di scarso rilievo fino a tutto [...] si può dire: nel 1407 aveva una struttura davvero elementare: un mercante, un fattore, un garzone; più tardi si parlerà di "socii"; di fattori all'estero non si hanno tracce. La compagnia non sembra avere ancora gran peso, e può esserne indice il ...
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socio-
sòcio-. – Primo elemento di parole composte di formazione moderna (come sociologia) o piuttosto recente (come socioeconomico, sociolinguistica, ecc.), nelle quali è in genere forma abbreviata di sociale.
socio
sòcio (ant. sòzio) s. m. (f. -a; ma il masch. è spesso usato anche con riferimento a donna) [lat. sŏcius «alleato, confederato; compagno»]. – 1. Chi partecipa insieme con altri a una qualsiasi impresa, dividendone i rischi e gli utili:...