(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] sul diritto, il quale dal Ferri venne concepito come un semplice capitolo della scienza complessiva della criminalità, la sociologiacriminale. C'è voluta una maggiore consapevolezza metodologica, un regolamento più preciso dei confini di ciascuna ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] , ma anche perché, poco indulgendo alle elucubrazioni dei teorici del diritto e dei cultori della sociologiacriminale, risolveva il complesso problema della imputabilità nella concreta valutazione della volontarietà del fatto definito come reato ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Venezia nei secoli XVI e XVII, in Rivista italiana di sociologia, XII (1908); G. Pardi, Disegno della storia demografica Ist. Lomb., s. 2ª, XXXIV (1901); id., Le sentenze criminali dei podestà milanesi, in Arch. stor. lombardo, XXVIII (1901); anche ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] Besta, La legge di Hammurabi e l'antico diritto babilonese, in Riv. di Sociologia, VIII, pp. 179-236; H. Winckler, Die Gesetze Hammurabis, Lipsia 1903, pp. 906-914; V. Manzini, Il diritto criminale nella più antica legge del mondo, in Rivista penale, ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] partecipare, con contributo causale, alla realizzazione del programma criminale. Essendo un reato di pericolo, è sufficiente la prima si fa parte, alla seconda si è sottoposti. Nella ‘sociologia formale’ (G. Simmel, L. von Wiese), il termine è ...
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Diritto ed economia
Robert D. Cooter
Introduzione
Quando negli anni sessanta il rapporto ormai logorato tra diritto ed economia ha prodotto all'improvviso qualcosa di nuovo e di vitale, tutti si sono [...] diversi dalle sanzioni. Una certa corrente della ricerca sociologica, ad esempio, sostiene che il comportamento quotidiano delle livello è necessario arrivare ad esaurire la capacità del criminale di pagare una multa senza pervenire alla reclusione. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] 1895, pp. 231-37.
La teoria storica di Marx, «Rivista di sociologia», 1895, pp. 161-82.
Le latifundium sicilien et son mode d’ pontaniana», 1915, pp. 1-35.
Storia della procedura civile e criminale, 2 tt., Milano 1925-1927 (3° vol. di Storia ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...