sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] il concetto di evoluzione tratto dalla biologia darwiniana. Le teorie dell’evoluzionismo sociologico ebbero un seguito particolare in Italia con le diverse correnti della s. giuridica e criminale (da R. Ardigò a G. Ferrero, da C. Lombroso a E. Ferri ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] . L’altra accusa rivolta contro l’a. criminale riguarda la presunzione della pericolosità di un soggetto attraverso Sulla scia del contributo di Malinowski e con l’apporto della sociologia francese di Durkheim, fu A.R. Radcliffe-Brown a dominare ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] nuove religioni e non più, come in precedenza, di sette. La sociologia della r., infatti, fin dal suo sorgere, si è preoccupata di che essi siano un gruppo pericoloso o addirittura tendenzialmente criminale, il che è falso.
È per ragioni di questo ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] nell'alienazione mentale, il nesso tra condotta criminale e costituzione fisica, i comportamenti istintivi. decenni dell'Ottocento e i primi del nuovo secolo. Anche la sociologia con Spencer e Durkheim preme sulla struttura tradizionale del sapere in ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] sempre contestato sia dalla tradizione liberale che dai teorici della sociologia politica: da Comte e Spencer fino ad Aron. L' realtà, attività un tempo considerate essenzialmente come attività criminali si sono trasformate in una forma di guerra, ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] emerge l'antitesi tra causa 'civile' e causa 'criminale', finché nel Trecento il termine civilitas si trova usato Non soltanto in Alfred Weber e in Elias, ma anche in altri sociologi - si pensi, ad esempio, alla distinzione tra civiltà e cultura ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] di guidarsi da sé, non vediamo cosa ci sia di criminale nell'impegnarsi a dirigerli". Peraltro vi è una tragedia der modernen Demokratie, Leipzig 1911 (tr. it.: La sociologia del partito politico nella democrazia moderna, Torino 1912).
Mosca ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] pensare in termini politici o storici, dominò il pensiero sociologico per decenni.La Scuola di Chicago degli anni venti e faceva parte del 'crescere nella città'; vizio e criminalità organizzata erano pienamente integrati nell'apparato politico e in ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] Lombroso, le quali fra l'altro contemplavano che "la criminalità dei genitori può essere ereditata", si diffusero rapidamente non solo ulteriormente lo spazio già in precedenza aperto alla sociologia e ai modelli psicodinamici sviluppati da S. Freud ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] 40). In questo modo il corpo si pone al centro dell'analisi sociologica sotto un duplice aspetto: da un lato come corpo capace di offendere, tedesca nel corso della guerra sono da considerarsi azioni criminali e parte dell'Olocausto (v. Heer e Neumann ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...