La letteratura sociologica degli ultimi decenni del 20° secolo ha sviluppato analisi teoriche ed empiriche che si sono basate su approcci riguardanti il c. s. nelle sue diverse sfaccettature. A ben considerare [...] Modello della soglia è definito poi l'orientamento sociologico in cui si considera in primo luogo il
E. De Grada, A.P. Ercolani, Il comportamento deviante di tipo criminale, Roma 1980.
J. Habermas, Theorie des kommunikativen Handelns, 2 voll., ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] nell'alienazione mentale, il nesso tra condotta criminale e costituzione fisica, i comportamenti istintivi. decenni dell'Ottocento e i primi del nuovo secolo. Anche la sociologia con Spencer e Durkheim preme sulla struttura tradizionale del sapere in ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] di massa
Metodi di analisi
Dal punto di vista sociologico lo studio del contenuto dei mezzi di comunicazione di di fantasia si concentrano, in modo diverso, sul comportamento criminale e deviante, una tendenza che è stata interpretata in termini ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] emerge l'antitesi tra causa 'civile' e causa 'criminale', finché nel Trecento il termine civilitas si trova usato Non soltanto in Alfred Weber e in Elias, ma anche in altri sociologi - si pensi, ad esempio, alla distinzione tra civiltà e cultura ...
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Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] , di fatto, economisti che applicano i propri strumenti analitici ai problemi classici della sociologia - l'hanno utilizzata per spiegare il comportamento criminale, i modelli matrimoniali e persino fenomeni quali la tossicodipendenza e il suicidio ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] del problema sottolinea invece questi due elementi.
1. L'origine interna delle organizzazioni e delle imprese criminali. J. Landesco e altri sociologi hanno sostenuto che sono state le condizioni sociali e i valori culturali prevalenti nella società ...
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Maurizio Ambrosini
Rom e Sinti
Un uomo saggio ride quando può. Sa bene che ci sarà molto da piangere nella vita
(Proverbio rom)
Rom e Sinti in Italia: minoranza senza territorio
di
La storia travagliata [...] Cesare Lombroso, in una delle sue più celebri opere di antropologia criminale, L’uomo delinquente, descrive gli ‘zingari’ come «… l’ sanitaria ordinaria.
riferimenti bibliografici
M. Ambrosini, Sociologia delle migrazioni, Bologna, Il Mulino, 2005. ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] pensare in termini politici o storici, dominò il pensiero sociologico per decenni.La Scuola di Chicago degli anni venti e faceva parte del 'crescere nella città'; vizio e criminalità organizzata erano pienamente integrati nell'apparato politico e in ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] Lombroso, le quali fra l'altro contemplavano che "la criminalità dei genitori può essere ereditata", si diffusero rapidamente non solo ulteriormente lo spazio già in precedenza aperto alla sociologia e ai modelli psicodinamici sviluppati da S. Freud ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] partecipare, con contributo causale, alla realizzazione del programma criminale. Essendo un reato di pericolo, è sufficiente la prima si fa parte, alla seconda si è sottoposti. Nella ‘sociologia formale’ (G. Simmel, L. von Wiese), il termine è ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...