Famiglia
Pierpaolo Donati
(XIV, p. 764; App. II, i, p. 900; IV, i, p. 757; V, ii, p. 183)
I cambiamenti della famiglia: cause e modalità
Alla fine del 20° sec., la f. appare come una realtà sociale [...] obbligazioni e di corrispondenti benefici reciproci. La scuola si riferisce ai genitori come soggetti aventi precise a cura di P. Melograni, Roma-Bari 1988.
C. Saraceno, Sociologiadella famiglia, Bologna 1988, 1996².
G. Sgritta, Famiglia, mercato e ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] discorso poetico. Un cenno, infine, al sociologismo di tipo completamente diverso - militante più che interpretante o scientifico - degli autori che vengono designati di solito con l'etichetta della "scuola di Francoforte": W. Benjamin, Th. W ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] Italiana nelle voci sociologia criminale (XXXI, p. 1020) e antropologia: L'antropologia criminale (III, p. 590). Nella voce delinquente (XII, p. 535), sono esposte le distinte posizioni dellascuola classica e dellascuola positiva sul concetto di ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] instaurarsi di una rete di rapporti tra gli esponenti dellascuola formale e i più importanti registi del primo periodo del 1956) di Morin (n. 1921), in cui lo studioso, sociologo di rilevanza internazionale, volle porsi in rapporto con le ricerche e ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] George Lewis (1900-1968) e influenzò i musicisti dellascuola di San Francisco: i trombettisti Lu Watters (n. Stefano, Trecento anni di jazz: 1619-1919. Le origini della musica afro-americana tra sociologia e antropologia, Milano 1986; P. Oliver, M. ...
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PUBBLICITÀ
Gianna Volpi
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 481; App. I, p. 954; III, II, p. 524; IV, III, p. 112)
La p. è una tecnica di comunicazione intenzionale, persuasoria, di massa, finalizzata − attraverso [...] Marlboro), uno dei più abili pubblicitari della storia della comunicazione e il fondatore della ''scuola di Chicago'' (la cui p. polemiche di sociologi e analisti della comunicazione. Non supportato dalla struttura tipica dell'agenzia, Toscani ...
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Università
Aldo Lo Schiavo
(XXXIV, p. 722; App. IV, iii, p. 730; V, v, p. 654)
I sistemi di istruzione superiore hanno ulteriormente risentito, nel corso degli anni Novanta, dei processi di trasformazione [...] l'offerta delle u., gli iscritti all'ultimo anno dellescuole secondarie superiori presentano dell'educazione degli adulti in Europa: obiettivi e strategie politiche. Una ricerca comparata, a cura di V. Gallina, Roma 1996.
E. Rayneri, Sociologia ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] 'espansione della cultura politica di Nuova sinistra, ispirata ai motivi dellascuola di terrorismo italiano 197o-1978, ivi 1978; L. Cavalli, La città divisa. Sociologia del consenso e del conflitto in ambiente urbano, ivi 19782; G. Manzini ...
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Potere
Angelo Panebianco
(XXVIII, p. 117)
Non tutto ciò che il linguaggio comune definisce potere è tale per le scienze sociali. In primo luogo, non lo è la capacità di disposizione e di manipolazione [...] lo più, nella tradizione individualista.
Diverso è l'orientamento dellascuola olista. In questo caso, il p. è il frutto G. Mosca, R. Michels, ma anche Weber nei suoi scritti di sociologia politica - o neoelitisti come Ch. Wright Mills (1956) o, più ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] fra il 1926 e il 1928, la spaccatura dellascuola fenomenologica in Germania. In quegli anni, infatti, . Binswanger a J. H. Van den Berg, alla scuola italiana di D. Cargnello e di G. Calvi), la sociologia (da A. Diemer ad A. Gurwitsch), le scienze ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità,...