Sociologo e giurista (Barby, Eckernförde, 1814 - Weidlingau, Vienna, 1890), prof. dapprima di diritto all'univ. di Kiel (1846), poi (1855) di scienze politiche all'univ. di Vienna; socio straniero dei [...] dell'industrializzazione), costituisce indubbiamente un punto di riferimento per lo sviluppo successivo della sociologia tedesca, in direzione sia della sociologia formale, sia di quella storicistica. Raggiunse notevole fama anche come studioso di ...
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Sociologo e filosofo russo (Melechovo 1823 - Parigi 1900). Dal 1870 svolse un'intensa attività di studioso e rivoluzionario all'estero, dirigendo (1873-76) la rivista socialista Vperëd! ("Avanti!"), in [...] della volontà del popolo", 1883-86). Nel suo pensiero imbevuto di positivismo, egli delinea un sistema di sociologia soggettiva (da lui definito antropologismo), che fa dell'uomo il fattore determinante dello sviluppo storico. Scritti principali ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] come istituzione sociale è unico; ma entro di esso si formano di continuo, scompaiono e si ricostituiscono innumerevoli mercati.
La sociologia del mercato mira a porre in luce i fattori e le condizioni sociali e culturali che fanno sì che un dato ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] , è stata per lungo tempo il simbolo culturale del lavoro alienato e un oggetto privilegiato di ricerca da parte della sociologia del lavoro, sia in America sia in Europa, soprattutto negli anni cinquanta (v. le ricerche di Walker e Guest, 1952 ...
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Metodologo delle scienze sociali e filosofo norvegese (n. Oslo 1940). È uno dei maggiori teorici, insieme con R. Boudon, del cosiddetto individualismo metodologico.
Vita e pensiero
Prof. di scienze sociali [...] 'interpretazione della concezione marxiana del mutamento in chiave individualistica, secondo il modello di spiegazione storica e sociologica "a mano invisibile", ossia il modello per il quale i fenomeni macrosociali sono il risultato non intenzionale ...
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matriarcato e patriarcato
Margherita Zizi
Donne o uomini al potere nell’organizzazione della società
Con il termine patriarcato, che significa «potere paterno», si indica un tipo di organizzazione familiare [...]
Il dibattito nell’antropologia ottocentesca
Secondo la teoria evoluzionista che dominò l’antropologia (antropologia culturale) e la sociologia del 19° secolo, nello sviluppo delle società umane si poteva rintracciare una successione di stadi, un ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] (1921-26), Sydney (1926-31), Chicago (1931-37), Oxford (1937-46), infine prof. di sociologia ad Alessandria d'Egitto. Fu fortemente influenzato dalle teorie sociologiche di E. Durkheim e W. H. Rivers e sotto alcuni aspetti anche dalla psicologia di W ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] anche nelle altre due. Essa però è anche utile per porre bene in risalto il fatto che, nella sua lunga storia, la sociologia dei consumi ha seguito strade molto diverse e che la fragilità concettuale e teorica che talvolta le viene contestata dipende ...
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mobilità sociale Passaggio di individui o gruppi da uno strato sociale all’altro, o da una posizione all’altra, che può essere di classe, di ceto o di stato. S’intende quindi un vasto processo di mutamenti [...] sociali, che vengono in tal modo mobilitati a nuove forme di integrazione.
Il concetto di mobilità in sociologia è collegato alla teoria della ‘circolazione delle élites’ (V. Pareto, 1902), successivamente rielaborata come teoria del ‘ricambio ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] culturali - dal misticismo teologico di G. Scholem alle dottrine critiche di E. Bloch, al neokantismo di H. Cohen e H. Rickert, alla sociologia di M. Horkheimer e Th. W. Adorno, al marxismo di G. Lukács e B. Brecht - la riflessione di B. si è ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
sociologico
sociològico agg. [der. di sociologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla sociologia: studî s.; teoria s.; impostazione s. di un problema; considerazione s. di un fenomeno culturale; scuola s. del diritto penale, lo stesso che scuola...