Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] cui la storia diviene narrazione di fatti umani, indagati nei rapporti di causa ed effetto.
L’eloquenza, grazie all’indirizzo sofistico fu considerata non soltanto come una pratica necessità ma come un’arte. Tra gli oratori che i grammatici dell’età ...
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IPPIA di Elide
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Pensatore greco del sec. V a. C., uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica.
Documenti superstiti del suo [...] H. Diels in Fragmente der Vorsokratiker, I, 4ª ed., Berlino 1922, pp. 282-88, traduz. ital. di M. Cardini nel volume I sofisti, Bari 1923, pp. 96-107), i due dialoghi Hippias maior e Hippias minor, il secondo dei quali è da ascrivere al primo periodo ...
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cosmopolitismo
Dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l’irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, [...] nel quadro della crisi delle poleis e del connesso svilupparsi di atteggiamenti individualistici. A farsene portatori furono quei sofisti, come Ippia e Antifonte, che contrapponevano la natura alla legge: gli uomini «appartengono a una stessa stirpe ...
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TAZIANO (Τατιανός)
Quintino Cataudella
Apologeta cristiano del sec. II. Nato nel territorio degli Assiri (com'egli dice, ma l'indicazione potrebbe riferirsi alla Siria), tra il 120 e il 130 (secondo [...] e filosofia greca, della quale, specialmente della stoica, subì qualche volta l'influsso; condusse la vita dei retori e sofisti di quel tempo, girando di città in città a fare il conferenziere. Venuto a contatto con gli ambienti cristiani, prese ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] nel senso obiettivo di legge del divenire che risolve in sé gli opposti, Eraclito.
In senso formalistico e peggiorativo, fu applicata dai Sofisti, o difendendo il pro' e il contra per ogni opinione (antilogica), o dando al vero l'apparenza di falso e ...
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MASSIMO Tirio
Alessandro Olivieri
Retore greco, fiorì, secondo Eusebio, nel 152 d. C. Ma pare che il cronista lo scambiasse con lo storico Massimo, il maestro di M. Aurelio. Suida lo fa vivere sotto [...] vide il Meandro e il suo affluente Marsia. È autore di 41 διαλέξεις (la διάλεξις, molto alla moda presso i sofisti, era propriamente una conferenza, in cui l'autore parlava in suo proprio nome; mentre nella μελέτη introduceva a parlare un personaggio ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] pura invenzione (vv. 42-43: οὕτω δὲ πρῶτον οἰομαι πεῖσαί τινα ϑνητοὺς νομίζειν δαιμόνων εἶναι γένος). Oltre a sofisti, come Protagora, Prodico, Crizia, sono qualificati nella tradizione antica come atei Diogene di Apollonia, Ippone di Reggio, Diagora ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] professione.
Gli stili dell'insegnamento e i contesti in cui erano adottati erano molto diversi gli uni dagli altri. I cosiddetti sofisti del V sec. a.C. spesso ricorrevano alle lezioni pubbliche, sia come momento educativo in sé sia come mezzo per ...
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1. Filosofo (sec. 5º a. C.), discepolo di Anassagora, noto per la sua interpretazione allegorica di Omero e per le sue identificazioni degli eroi con elementi del cosmo e degli dèi con parti dell'organismo [...] intitolò il suo Metrodoro e gli dedicò l'Euriloco. Della ventina di scritti di M., il più noto è Contro i nove sofisti (frammenti). Di M. resta il ritratto barbato in varie repliche: la più nota è un'erma bifronte (con Epicuro) nei Musei capitolini ...
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PRODICO (Πρόδικος, Prodĭcus) di Ceo
Guido Calogero
Sofista greco del secolo V a. C., alquanto più giovane di Protagora, ma tuttavia un po' più anziano di Socrate, che poté dalla tradizione essere considerato [...] der Vorsokratiker, II, 4ª ed., Berlino 1922, pp. 267-76 (trad. ital., da usarsi con cautela, di M. Timpanaro Cardini, I sofisti, Bari 1923, pp. 74-87). L'opera più importante di P. sembra fosse un Περὶ ϕύσεως (De rerum natura); ma le notizie che lo ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...