Secondo il valore etimologico della parola greca, è propriamente il canto del κῶμος, cioè della festa e del banchetto. Nel periodo della lirica dorica greca, e più precisamente di Pindaro, troviamo usata [...] si sente ancora qualche risonanza dell'antico genere poetico degli encomî lirici. E in verità in questo periodo il retore sofista ha una funzione sociale e artistica simile a quella degli antichi lirici dorici.
Con Isocrate e Senofonte il genere ...
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MOMIGLIANO, Arnaldo Dante
Riccardo Di Donato
MOMIGLIANO, Arnaldo Dante (Arnaldo Dante Aronne). – Nacque a Caraglio (Cuneo) il 5 sett. 1908 da Salomone Riccardo, commerciante di granaglie, e da Ilda [...] note filologiche, da articoli su singole questioni di storia greca ed ellenistica, da una sostanziale rivisitazione della prima sofistica – che va letta insieme con l'argomentazione della tesi su Tucidide – e da recensioni che assumono immediatamente ...
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Dal gr. διαλεκτικὴ (τέχνη), propr. «arte dialogica». In senso generico significa l’arte del dialogare, del discutere, intesa come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, [...] a tutti, oppure alla grande maggioranza, oppure ai sapienti. Sotto questo profilo la d., secondo Aristotele, è assimilabile alla sofistica, perché essa è costituita non soltanto per dare a chi interroga la capacità di mettera alla prova una tesi, ma ...
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Vedi EUPOMPOS dell'anno: 1960 - 1994
EUPOMPOS (v. vol. III, p. 538)
P. Moreno
(v. La difficoltà cronologica che si era presentata ai primi esegeti per accettare la storicità dell'incontro del pittore [...] l'episodio di E. attorno al 375, porta a verificarne la validità non tanto in Aristotele, ma tra la sofistica e Platone, nel pieno del processo di naturalizzazione delle tecniche, di cui le stesse espressioni di Aristotele sono conseguenza (Moreno ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] idealmente la gnoseologia classica, aveva sentito nell'inevitabile elemento soggettivistico della sensazione, già rilevato dalla sofistica protagorea, solo la negazione della possibilità di raggiungere quell'oggettività che per tutto il pensiero ...
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È una delle più notevoli e interessanti figure che presenti la storia letteraria del sec. II d. C. Nato a Maratona nel 101 da Tib. Claudio Attico Erode, che lo lasciò erede d'una vistosa sostanza, fu nei [...] dai più accettata per quanto riguardava, se non l'autore, almeno l'età dell'orazione. Si ammise che se non Trasimaco almeno un sofista vivente in Tessaglia l'avesse scritta fra il sec. V e IV a. C. (Beloch, Meyer, Pohlman, Drerup, Costanzi). Però l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] alla radicalizzazione della democrazia e al ruolo assunto dalla parola come strumento di lotta politica è il movimento della sofistica: i sofisti, che convergono ad Atene a partire dalla metà del V secolo a.C. e che provengono da contesti geografici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] storie dell’educazione greca riservano un posto abbastanza limitato ai sofisti del V secolo a.C., in parte perché il termine una connotazione negativa, in parte perché le opere dei sofisti non ci sono pervenute. Platone e Aristotele li hanno ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] dagli ultimi ritrovamenti papiracei datati al I secolo a.C., che la nascita del romanzo era da retrodatare dalla Seconda sofistica all'epoca ellenistica e che non era il prodotto di esercitazioni retoriche né lo sviluppo di racconti di viaggi e dell ...
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Repubblica
(gr. Πολιτεία; lat. Res publica) Dialogo di Platone. Vi si teorizza lo Stato ottimo, inteso come realizzazione dell’armonica convivenza basata sulla giustizia, la quale è a sua volta analizzata, [...] individuo sia allo Stato, in vista dell’assorbimento del singolo nell’organismo statale cui concorre. La giustizia è definita dai sofisti come l’«utile del più forte» e, relativamente alla politica, come l’utile del governo che detiene il potere (338 ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...