Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] il mondo antico per il suo stile e il suo ideale di eloquenza.
Vita e attività
Educato secondo la dottrina sofistica e quella socratica, si perfezionò in Tessaglia presso Gorgia, accettandone la psicagogia, per cui il linguaggio è soprattutto mezzo ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] cui la storia diviene narrazione di fatti umani, indagati nei rapporti di causa ed effetto.
L’eloquenza, grazie all’indirizzo sofistico fu considerata non soltanto come una pratica necessità ma come un’arte. Tra gli oratori che i grammatici dell’età ...
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(gr. τὰ Μέγαρα) Cittadina della Grecia orientale, nell’Attica. Nell’antichità fu il centro politico della regione compresa fra l’istmo di Corinto, l’Attica e la Beozia (Megaride). Fu fondata verso la [...] loro dialettica nacque quella eristica, o arte della confutazione, che si riconnette a certi aspetti deteriori della sofistica della stessa età. Platone volle dimostrare ironicamente, nel Parmenide, come la dialettica zenoniana adottata dai Megarici ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] e valoriale di Roma, come mostrerebbe il filoellenismo e la diffusione del movimento politico-culturale della cosiddetta seconda sofistica. In questo modo, la centralizzazione autocratica del potere si accompagnava a un pluralismo sociale e culturale ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] nell’insegnamento di Socrate. E retorica e moralistica, perciò beneficiaria ed erede dei progressi del razionalismo concettuale e verbale rappresentati dalla sofistica e dalla retorica, e la s. della fine del 5° e del pieno sec. 4°: non e un caso che ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] ogni egge e consuetudine in vista della conservazione dello Stato e del perseguimento del pubblico bene. Con disinvoltura sofistica il F. estremizzava le stesse tesi degli avversari e dimostrava addirittura che, ad applicare correttamente il diritto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] , Note sull’Alessandra di Licofrone («Bollettino di filologia classica», 1927-28, pp. 250-55). Valorizzando il ruolo centrale della sofistica e insieme rigettando l’idea di De Sanctis che la forma artistica potesse condizionare il contenuto (per es ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] storicizzare la figura di Socrate, l'ambiente in cui operarono, e le reazioni che suscitarono, il filosofo ed i sofisti. Qui, se dispiace la, tuttavia pressoché inevitabile, inintelligenza delle posizioni d'un Forchhammer (p. LV, n. 7), riesce quasi ...
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SARDEGNA
GGraziano Fois
Scrivere della Sardegna all'epoca di Federico II equivale, consequenzialmente, a parlare di Enzo, figlio naturale dell'imperatore e da lui stesso nominato RexSardiniae. Si cercherà [...] et Gallurae, sicuramente contestato nella stessa Gallura (che ruotava nell'orbita di Pisa), gli derivava probabilmente da una sofistica interpretazione del diritto consuetudinario da parte della corona delogu (l'assemblea dei nobili e dell'alto clero ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] se stesso, che in questa non c’è felicità, che ‘la gloria del mondo’ è vana. E, pure, congetturabile, un vezzo di sofistica civetteria da parte di chi, in fin dei conti, si sta autoconfidando.
Ma se l’«ultima hominis felicitas» sta «in contemplatione ...
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sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...