(gr. Λαοκόων) Mitico sacerdote troiano, figlio di Antenore, addetto al culto di Apollo Timbreo, marito di Antiope con la quale si unì davanti alla statua del dio, attirandosi così la sua collera.
La leggenda [...] di L. era narrata nel poema ciclico ᾿Ιλίου πέρσις (Distruzione di Ilio), da cui trasse Sofocle il suo Laocoonte, perduto, e ricordata, in una forma diversa, in un ditirambo di Bacchilide; una nuova veste presenta la leggenda in Quinto Smirneo. La ...
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Scrittore tedesco (Aquisgrana 1890 - Les Milles, Bouches-du-Rhône, 1940). Fu uno dei più rappresentativi promotori dell'espressionismo, specie in sede teatrale, in cui esordì col dramma Der Sohn (1914). [...] ) aveva pubblicato Der Jüngling, raccolta di poesie formalmente preziose e contenutisticamente rivoluzionarie. Il rifacimento dell'Antigone di Sofocle (1916), trasposta in un clima infuocato, divenne una parossistica accusa all'odio fra gli uomini e ...
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Reinhardt, Karl
Filologo e storico tedesco del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte sul Meno 1958). Insegnò nelle univv. di Marburgo (1961-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), [...] (1942-46), di nuovo Francoforte (1946). Importanti risultano in partic. i suoi studi su Parmenide, su Eschilo e su Sofocle. Tra le sue opere principali si segnalano: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933;3ª ed. 1947); Von ...
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Filologo classico italiano (Matera 1866 - Roma 1940), prof. di letteratura greca all'univ. di Roma (1901-36). Socio nazionale dei Lincei (1928). Tra le molte opere, notevoli per finezza di critica: le [...] Giamblico (1895) e Palefato (1902) nella collezione Teubner, l'edizione e traduzione di Bacchilide (1898), delle tragedie di Sofocle (1919 segg.), la traduzione in prosa dei poemi omerici (1919); l'edizione critica nazionale dell'Africa del Petrarca ...
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Letterato (Firenze 1483 - ivi 1530 o 1531), nipote del Magnifico. Cugino del cardinale Giulio de' Medici, cui dedicò il Discorso sulla riforma dello stato di Firenze (1522), fu ambasciatore a Venezia (1527) [...] e membro della Balia (1530). Tradusse in latino la Poetica di Aristotele (post., 1536) e in volgare tragedie di Euripide e Sofocle; compose inoltre la tragedia Didone in Cartagine. ...
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(gr. ῎Αλεος; lat. Aleus) Mitico eroe greco dell’Arcadia, figlio di Afida, nipote di Arcade, eponimo ed ecista di Alea; fondatore di Tegea, vi avrebbe eretto il tempio di Atena Alea, di cui, secondo Apollodoro, [...] era sacerdotessa sua figlia Auge.
Altri figli di A. e di Neera ( Aleadi) erano Licurgo, Cefeo, Anfidamante e Alcidice. Sofocle trattò il loro mito in una tragedia della quale abbiamo vari frammenti. ...
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Letterato e filologo (Iesi 1845 - Bologna 1922). Fu prof. di letteratura greca all'univ. di Messina (1899-1915). Si occupò soprattutto di critica letteraria e filologica: diede l'edizione delle Anacreontee [...] (1882 e 1889), i Frammenti della melica greca con traduzione e note (6 voll., 1887-97) e le versioni in prosa delle tragedie di Sofocle. ...
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LAMBERTI, Luigi
Giulio Natali
Filologo e poeta, nato a Reggio Emilia il 27 maggio 1759, morto a Milano il 3 dicembre 1813. Studiò a Modena, visse a Roma, protetto dai principi Borghese. Aiutato da E. [...] Q. Visconti, pubblicò la descrizione delle Sculture della Villa Borghese (1796); tradusse l'Edipo re di Sofocle (1798). Esule politico a Parigi, tradusse i Canti militari di Tirteo, che furono ivi pubblicati nel 1801. Successe al Parini a Brera; ...
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Letterato (Bergamo 1693 - ivi 1762); l'opera sua più famosa è la Descrizione de' costumi italiani (1727; pubbl. anonima in trad. francese, col titolo Lettre sur le caractère des Italiens, in Bibliothèque [...] Italique, 1728-30); a Zurigo pubblicò il Paragone della poesia tragica d'Italia con quella di Francia (1732) e l'Apologia dell'Edippo di Sofocle contro le censure del signor di Voltaire (1742). ...
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Scrittore polacco (n. 1785 - m. 1862). Rappresentante dello pseudoclassicismo, della cui poetica seppe tuttavia individuare chiaramente i limiti, scrisse odi, tragedie ispirate alla storia patria (Gliński, [...] 1821; Barbara Radziwiłłówna, 1822; Bolesław Śmiały "Boleslao l'ardito", 1822), romanzi storici alla W. Scott e un poema (Okolice Krakowa "I dintorni di Cracovia", 1820) che ebbe grande fortuna. Tradusse Sofocle e Virgilio. ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.